Giovedì - Indossiamo il 'grembiule' del vero servizio pubblico

Giovedì Santo: IL NOSTRO SERVIZIO PER GLI ALTRI ‘Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi»’ (Giovanni, 13)

1. La carezza del mettersi al servizio degli altri

di Salvatore Di Salvo

La lavanda dei piedi è “una carezza che fa Gesù” per invitarci a lavarci i piedi gli uni gli altri. “Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come ho fatto io”.

Ripercorrendo il ricordo del rito della lavanda dei piedi, e quindi del servizio, i giornalisti e comunicatori sono chiamati ogni giorno a svolgere nella comunità il proprio ruolo come servizio al prossimo con grande determinazione e apertura di cuore ponendosi a favore della verità. Lavare i piedi è, infatti, dire “io sono al tuo servizio”.

Ce lo ricorda Papa Francesco nella prima esortazione apostolica la “Evangelii Gaudium”. Ferme le parole del Papa contro l'avanzata di una "cultura" che «considera l’essere umano in se stesso come un bene di consumo, che si può usare e poi gettare». La sintesi del messaggio della lavanda dei piedi e del servizio, oggi, è nell’esperienza di Telestradapress, il primo, e anche l’unico al momento, 'Giornale di Strada' siciliano. E’ un progetto editoriale e sociale che mette al centro la fragilità dell’uomo, permettendo alle persone senza dimora un'occasione di riscatto sociale e di riabilitazione al lavoro, oltre che di espressione personale.

I “redattori di strada” sono in grado di raccontare le delicate situazioni di disagio con la sensibilità che deriva dal fatto di vivere quello stesso disagio sulla propria pelle e che li porta all’integrazione sociale e all’inserimento lavorativo. Una esperienza che ci ha permesso di conoscere una realtà diversa, una realtà dove al centro c’è l’uomo. Pensiamoci: “Sono disposto davvero, a servire, ad aiutare l’altro?”. Pensiamo a questo, soltanto a questo. E’ ritorna il gesto che la Chiesa fa, oggi, con la lavanda dei piedi. Una carezza che fa Gesù, perché Gesù è venuto proprio per questo: per servire, per aiutarci”. I giornalisti sono chiamati a servire, come gli Apostoli, uomini e donne del nostro tempo, raccontando al mondo, con la fedeltà del cuore e del pensiero, la Verità.

2. Il nostro grembiule di giornalisti del “servizio pubblico”

di Luisa Pozzar

Sarebbe importante, a volte, fare informazione mettendosi il grembiule. Fermarsi un attimo prima di scrivere e parlare e mettersi il grembiule. E far sì che il lavoro di informare diventi un “lavare i piedi” a chi ci leggerà. Solo per permettergli di camminare sentendo la strada sotto le scarpe. Solo per offrire uno sguardo sulla realtà che possa sentire gli spuntoni di roccia e affondare nel fango... ma possa anche assaporare la morbidezza del terreno ed annusare il profumo dei fiori che, timidi, spuntano al margine del sentiero.

Al confine con l’Est c’è stato chi ha saputo farlo: i nomi di Marco Luchetta, Saša Ota e Dario D’Angelo ci ricordano sempre che il servizio pubblico – che era loro pane quotidiano come giornalisti ed operatori Rai – si fa con penna, telecamera, coraggio e sguardo “oltre”.

Voler raccontare la sofferenza dei bambini che abitava “quella” maledetta guerra, che urlava a due passi dalle nostre case, è costato loro la vita. Eppure quel grembiule di servizio che avevano indossato come invisibile divisa è stato per Zlatko, il bambino al quale hanno fatto da scudo, ed è per tanti bambini che la Fondazione a loro intitolata continua ad aiutare, un terreno fertile, sul quale ancora oggi, a distanza di 24 anni, nascono fiori di umanità e solidarietà.

 

nel riquadro: Ghislaine Howard, Lavanda dei piedi (particolare), 2004, Oxford collezione chiesa metodista

Ultima modifica: Gio 29 Mar 2018