'Raccontare la giustizia'. Il nuovo numero di Desk e l'appuntamento a Roma dell'11 giugno

Oggi #deskdelladomenica presenta l'editoriale che apre il numero di Desk dedicato al 'raccontare la giustizia'. Segnaliamo anche che a questo tema è dedicata una iniziati9va dell'Ucsi che si svolgerà a Roma l'11 giugno (vedi articolo a fianco).

Vania De Luca

La sapienza dei saggi ha definito la giustizia come la volontà di riconoscere a ciascuno ciò che gli è dovuto, mentre gli antichi profeti l’hanno considerata come il fondamento della pace vera e duratura”. Queste parole pronunciate da papa Francesco davanti alle autorità civili del Myanmar, il 28 novembre scorso, in un contesto molto diverso dal nostro, offrono uno spunto calzante anche per noi, per gli scopi che ci siamo prefissi per questo primo numero di Desk del 2018 su ‘Raccontare la Giustizia’, che segue i numeri dedicati al racconto giornalistico dei temi Lavoro e Migrazioni e precede quello che vorremmo dedicare al Raccontare la Città, da diverse angolature.

C’è un filo rosso che lega questi temi, pur diversi, e nasce dalla volontà di approfondire le grandi tematiche sociali del nostro tempo per offrire ai giornalisti griglie di analisi e spunti di riflessione su quanto è, o può diventare, materia e oggetto del loro lavoro.
Se c'è giustizia ci sono anche pace, concordia, coesione sociale. E il sistema della giustizia, così come la percezione che di essa hanno in cittadini, fa parte degli indici di civiltà di una nazione. La capacità di raccontare la giustizia, sia quando è negata, sia quando apre possibili, umanissimi percorsi di riparazione può aiutare a ricostruire un orizzonte di senso, all’interno del quale riconoscersi come comunità.

Ha scritto qualche tempo fa Enzo Bianchi che «la forza della narrazione consiste nella sua capacità di dare senso. Non è la cronaca dei fatti (cioè il fatto che essi accadano e basta) ma la loro narrazione che produce senso e rende vivibile il mondo».
È verso questo orizzonte di senso che vorremmo orientare le vele del nostro Desk, pur sapendo che non sempre i venti spingono a favore.
Anche questa volta ci aiutano nel nostro approfondimento giornalisti ed esperti del settore, testimoni e studiosi, che ci consentono di guardare al tema giustizia da punti di vista, competenze e professionalità diversi. A ciascuno il nostro grazie, per la gratuità e la disponibilità con cui si è lasciato coinvolgere.

Tra i temi di stringente attualità per la professione giornalistica, il fenomeno dilagante delle fake news, a cui ci richiamano il nostro tempo e il messaggio del Papa per la Giornata delle Comunicazioni Sociali 2018, al quale dedichiamo due articoli, seguendo le tracce della verità e del giornalismo di pace.

La disinformazione non è un fenomeno nuovo e, oggi come in passato, non è neutra ma ha come scopo, o come effetto, un inquinamento del clima e un indebolimento della democrazia. Non se ne sente il bisogno, anzi, all’opposto, c’è sempre più bisogno di marcare bene il confine tra ciò che è informazione vera, verificata e verificabile, e ciò che è spazzatura.
Ci provoca l’invito, contenuto nel messaggio, a essere custodi delle notizie e cercatori di verità, per contribuire alla costruzione di un sano tessuto comunitario e di una democrazia al servizio del bene comune. Scelte controcorrente, in tempi in cui c’è un’attenzione prioritaria e crescente per la velocità nella diffusione delle notizie e per l’inseguimento dell’audience, che spesso spinge a dare eco più ai fatti curiosi che alla sostanza delle cose. Ma nonostante le difficoltà, la ricerca onesta della verità, il rispetto delle persone, le possibili strade di un giornalismo orientato a costruire la giustizia e la pace rimangono per l’Ucsi i capisaldi non solo di un’attività ma anche di una identità.

Quando tutto scorre è importante che qualcuno si fermi. Lo dicono con efficacia i versi scritti a metà del Novecento dal poeta fiorentino Alessandro Parronchi:
Sono uno che si ferma/ che rammenta certe cose da salvare/ uno scoglio che increspa la corrente/ che va contenta solo dell’andare”.

A partire da questo numero Desk si presenta con una nuova veste grafica, che speriamo incontri il gusto e il favore dei nostri lettori.

Ultima modifica: Dom 3 Giu 2018

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