Padre Puglisi: un comunicatore straordinario. Il libro-intervista a chi lo accompagnò per due anni in parrocchia

Sono trascorsi pochi giorni dalla visita di Papa Francesco a Palermo, in occasione del venticinquesimo anniversario della morte di padre Pino Puglisi, parroco ucciso dalla mafia nel 1993.

Il sacerdote nato a Brancaccio il 15 settembre del 1937 è stato un personaggio rivoluzionario nel mondo della chiesa cattolica. Il modus operandi di Puglisi si è contraddistinto fin dai primi anni del suo sacerdozio. Prima di approdare nella chiesa di San Gaetano–Maria SS del Divino Amore del difficile quartiere palermitano è stato anche Godrano e Valdesi (Mondello).

Nel covo dei fratelli Graviano, capi del mandamento Brancaccio–Ciaculli, 3P (Padre Pino Puglisi) è riuscito a cambiare il futuro di molti giovani. Il parroco, nel corso dei mesi, ha prima studiato la gente del quartiere e poi ha messo in atto una forma di comunicazione particolare. Puglisi diceva sempre a Gregorio Porcaro, il suo vice parroco, di parlare alle persone di Brancaccio con il loro stesso linguaggio. Era fondamentale trasmettere il messaggio del Vangelo con le parole di Brancaccio, una zona della città nella quale i ragazzi e le ragazze avevano già tracciata la loro strada fin da piccoli: quella della mafia.

Puglisi iniziò a camminare per strada. Raramente stava in parrocchia. Voleva capire la gente, i loro modi di vedere la vita e i loro linguaggi. Li faceva propri e quasi sempre centrava il suo obiettivo. Se non avesse fatto così non avrebbe potuto avere un dialogo con Brancaccio. A volte distribuiva anche dei questionari alle famiglie per avere informazioni sullo stato del quartiere. Bisognava svegliare le coscienze e riempirle di cultura e di speranza. Con caparbietà ci riuscì.

È stato molto difficile ma, come ha ricordato Gregorio Porcaro: “I semi che Padre Puglisi ha piantato hanno bisogno di crescere e germogliare. Sappiamo bene che per loro natura sono semi che germogliano”. Quest’ultimo concetto Gregorio Porcaro l’ha ricordato nel libro Due anni a Brancaccio con Padre Puglisi, scritto dal giornalista termitano Mario Catalano, edito da Edizioni Arianna con prefazione di Giuseppe Antoci. Il libro-intervista a Gregorio, vice parroco di don Pino Puglisi, nella sua missione a Brancaccio, l’anno precedente la barbara uccisione da parte di “Cosa Nostra” avvenuta il 15 settembre del 1993, in occasione del suo 56° compleanno, e l’anno successivo, rivela aspetti inediti della sua umanità, arricchisce con testimonianze dirette la figura rivoluzionaria e cristiana del Beato che, in nome del Vangelo, ha sfidato la mafia.

Ultima modifica: Sab 29 Set 2018