Professione

Le notizie che riguardano il giornalismo e la comunicazione

COMUNE QUARTO E OSSIGENO INFORMAZIONE RICORDANO GIORNALISTI UCCISI DA CRIMINALITÀ E TERRORISMO

1aaaba1 Il Comune di Quarto è il primo Comune italiano che aderisce alla campagna organizzata dall'associazione di volontariato “Ossigeno per l'Informazione” per ricordare collettivamente, esponendo un pannello murale con i loro nomi e i loro volti, i 28 giornalisti italiani uccisi nell'adempimento del loro dovere di informatori dell'opinione pubblica, mentre seguivano vicende di terrorismo o di criminalità organizzata o missioni internazionali all'estero. “Cercavano la verità. 28 nomi una sola storia” è lo slogan che incornicia le foto dei nove giornalisti uccisi dalla mafia, dei due uccisi dai terroristi, dei 17 uccisi durante missioni di lavoro all'estero in zone di guerra. Il pannello è stato realizzato in occasione della Giornata mondiale per la Libertà di Stampa, che ricorre ogni anno il 3 maggio. Le prime copie sono state donate alla Regione Lazio, all'Ordine Nazionale dei Giornalisti, alla Commissione Parlamentare Antimafia, ad alcune scuole di Roma, al Circolo della Stampa di Cosenza. Ossigeno lo consegnerà agli enti e alle istituzioni disposte che ne faranno richiesta. A Quarto il pannello e’ stato consegnato al Sindaco, Rosa Capuozzonell'Aula consiliare intitolata alla memoria del giornalista Peppino Impastato. Il pannello murale sarà esposto all'ingresso della Casa comunale di via Enrico de Nicola “Con questa iniziativa e con l’amministrazione diamo un altro segnale forte contro il malaffare, diamo una svolta, nei fatti, all'immagine di questa città.” Ha detto il Sindaco Rosa Capuozzo.(METROPOLIS)

DIG AWARDS, PREMIO INTERNAZIONALE GIORNALISMO D’INCHIESTA: 15 LE OPERE FINALISTE

1aaaba0Le nuove rotte dell’immigrazione, lo sfruttamento economico dell’ambiente, il terrorismo. Ma anche i traffici illeciti, e le truffe alimentari. Sono questi i temi delle 15 opere scelte come finaliste dei Dig awards, il concorso internazionale dedicato alle inchieste giornalistiche video che si concluderà con una cerimonia di premiazione in programma a Riccione, il 25 giugno. La giuria dei Dig awards ha selezionato 15 tra inchieste e reportage. I lavori scelti sono firmati da giornalisti italiani e internazionali, freelance e reporter di emittenti provenienti da tutta Europa che hanno saputo gettare nuova luce su temi molti diversi. Il racconto sulle migrazioni è senza dubbio il tema più affrontato dai partecipanti dei Dig awards 2016 e ne esce una fotografia reale di quello che sta succedendo nelle principali rotte dei migranti: se fino all’anno scorso si parlava di sbarchi quest’anno le lunghe marce e i nuovi confini dell’Europa presi d’assalto sono l’argomento principale affrontato dai giornalisti partecipanti. Sono oltre 300 lavori arrivati nelle 6 sezioni. E per arrivare a selezionare i 15 lavori migliori la giuria si è basata su quattro criteri: la forza della storia dei personaggi, l’indipendenza e il coraggio con il quale il giornalista affronta l’argomento, la qualità tecnica e la struttura logico narrativa.Nato per valorizzare il lavoro di approfondimento di chi ricerca la verità, Dig Awards 2016 prevedeva quest’anno 6 sezioni: Investigative, Long Reportage, Short Reportage, Digital, Data Journalism  e Focus On Italy. Gli otto finalisti di quest’ultima sezione, creata per incentivare inchieste nuove e coraggiose sul nostro Paese, esporranno il proprio lavoro in una sessione di pitching al cospetto di buyer, brodcaster, commisioning editor e producer  dove  si svolgerà la selezione del progetto vincitore che verrà premiato con  20.000 euro da impiegare nello sviluppo dell'inchiesta. I Dig awards verranno assegnati il 25 giugno durante il Dig festival manifestazione che dal 23 al 26 giugno trasformerà la città della Riviera adriatica nella capitale del giornalismo internazionale. In programma tre giorni di eventi, mostre, spettacoli e incontri in cui i grandi giornalisti della scena mondiale dialogheranno con un pubblico di esperti e cittadini comuni, e si confronteranno in workshop formativi, per stimolare una riflessione partecipata sui temi dell’informazione e dell’attualità. Ad attribuire i Dig awards sarà una giuria internazionale presieduta da Gavin MacFadyen, direttore del Centre for Investigative Journalism di Londra e responsabile, dal 1970, di oltre 50 programmi d’inchiesta per BBC, Channel 4 e PBS. Gli altri membri sono John Goetz, reporter della tv pubblica tedesca ARD; Nils Hanson, icona dell’inchiesta scandinava e della tv svedese SVT; Sarah Harrison, giornalista e consulente legale di WikiLeaks, protagonista della fuga di Edward Snowden nel 2013; Alexandre Brachet, fondatore della casa di produzione francese Upian; Riccardo Chiattelli, direttore di Laeffe; Corrado Formigli, autore e presentatore di Piazza pulita (La7); Monica Maggioni, presidente Rai; Marco Nassivera, direttore dell’informazione per l’emittente franco-tedesca Arte; Alberto Nerazzini, giornalista freelance; Juliana Ruhfus, reporter di Al Jazeera; Andrea Scrosati, Executive Vice President Programming di Sky Italia; Margo Smit, giornalista e dirigente della tv pubblica olandese NOS    (RIMINITODAY)

INPGI, LE NUOVE COMMISSIONI CONSULTIVE E LA SQUADRA DEI FIDUCIARI REGIONALI

1aaad8Il Consiglio di amministrazione dell'Inpgi ha deliberato la composizione delle nuove commissioni consultive (dieci) e la nuova squadra dei fiduciari regionali. Confermata la rinuncia, da parte dei componenti del Cda che prenderanno parte ai lavori delle commissioni, del relativo gettone di presenza.

Confermato il numero delle commissioni (dieci) nonché la rinuncia, da parte dei componenti del Consiglio di amministrazione che prenderanno parte ai lavori delle commissioni, del relativo gettone di presenza.
Nella stessa riunione, il Cda ha inoltre deciso la nuova squadra di fiduciari degli uffici di corrispondenza presenti nelle venti circoscrizioni in cui è suddiviso il territorio nazionale.(FNSI)

In calce il comunicato dell’Inpgi con la composizione delle nuove commissioni e l’elenco dei fiduciari regionali.

 Le nuove commissioni consultive e i nuovi fiducia regionali dell'Inpgi

GUARDIAN: INVENTAVA INTERVISTE,FREELANCE HA TRADITO LA NOSTRA FIDUCIA. REPLICA: ACCUSE FALSE

1aaaba2Avrebbe inventato interviste sulla base delle quali poi costruire reportage giornalistici. Joseph Mayton collaborava come freelance con il Guardian Us dal 2009, in un primo momento dall’Egitto e da maggio dell’anno scorso da San Francisco, California; ma da quando alcune fonti hanno smentito di essere state intervistate dal diretto interessato, il quotidiano si è insospettito. Mayton non è stato messo subito alla porta, ma il Guardian si è preso un mese di tempo per fare approfondimenti con un investigatore e ha chiesto anche a Mayton di replicare alle voci. Lui ha smentito categoricamente di aver inventato alcuna delle interviste, ma non ha portato prove o registrazioni a sostegno della sua posizione. Non potendo compiere ulteriori verifiche, dunque, il Guardian ha rimosso dodici notizie più un articolo di commento scritti da Mayton. Ma non è tutto. Il quotidiano, infatti, come scritto da Lee Glendinning, editor del Guardian Us, ha tratto due importanti lezioni dalla vicenda. Primo: conoscere meglio i nostri freelance. Secondo: prestare maggiore attenzione ad articoli in cui si citano persone senza una reale motivazione. Il quotidiano, infine, che si è sentito leso nella fiducia riposta verso Mayton, si è scusato con i lettori.

Mayton ha risposto dal suo blog dicendo che non è vero niente, “sono accuse false”. L’unica cosa che ammette è di non essersi dimostrato particolarmente professionale nel non aver conservato traccia delle interviste. E ai freelance come lui, che per alcuni mesi è stato l’unico uomo del Guardian a San Francisco, suggerisce: ”conservate traccia di tutte le informazioni, numeri di telefono ed email, delle persone con cui parlate e registrate tutto”(PRIMA)

PROFESSIONE: A LUGLIO IL MONDO DEL GIORNALISMO A CORTINA

1aaad5Il mondo del giornalismo è pronto a riunirsi a Cortina: va in scena per una settimana, dall’11 al 17 luglio, nella cornice delle Dolomiti patrimonio UNESCO, Cortina tra le righe, il format che per primo ha unito formazione e vacanza. Oltre 20 gli appuntamenti gratuiti, inseriti nel programma della Formazione Professionale Continua (FPC) dei giornalisti. Cortina tra le righe è nato nel solco del più autentico “giornalismo di razza”, quello di Buzzati, Montanelli, Pieroni e Sechi, frequentatori ed estimatori, per anni, della località, con l’ambizione di offrire un momento di dibattito e sintesi ai loro successori, che hanno ereditato il difficile compito di traghettare la professione nel futuro.Hanno presentato la terza edizione di Cortina tra le righe – il programma e le convenzioni per gli iscritti – Enzo Iacopino, Presidente Ordine Nazionale dei Giornalisti; Gianluca Amadori, Presidente Ordine dei Giornalisti del Veneto e Valerio Tabacchi, Consigliere Se.Am. con delega al Turismo.«Iniziative come quella di Cortina tra le righe consentono di coniugare il bisogno di relax con il dovere di fare aggiornamento. Si tratta di un’opportunità importante per i giornalisti, che siamo felici di supportare, anche alla luce del successo della precedente edizione» ha detto il presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti Enzo Iacopino.«Il ringraziamento principale va a Cortina, che ci supporta da tre anni in questa iniziativa. Nella precedente edizione hanno partecipato circa 400 giornalisti, credo che quest’anno con il programma che abbiamo preparato potremo fare ancora meglio: si parlerà di giornalismo e informazione digitale la mattina, e nel pomeriggio ci saranno incontri con grandi personaggi del mondo dell’informazione in cui si affronteranno molti temi caldi dell’attualità. Ci sarà spazio anche per la deontologia» ha spiegato Gianluca Amadori, presidente dell’Ordine dei giornalisti del Veneto.(SECOLOTRENTINO)