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Le notizie che riguardano il giornalismo e la comunicazione

TRUTH, GIORNALISMO TRA VERITÀ E POTERE

1aaaj3Dopo Il caso Spotlight, storia da Oscar del team del Boston Globe che smascherò la pedofilia nella Chiesa, arriva un altro film sul giornalismo d'inchiesta, con il valore aggiunto di non avere un happy end e di raccontare un'epoca di passaggio del giornalismo. Truth, già titolo di apertura della Festa del cinema di Roma e in sala dal 17/3 con Lucky Red, vede James Vanderbilt, sceneggiatore all'esordio alla regia, alle prese con il caso Rathergate, sui presunti favoritismi ricevuti da George W. Bush per andare alla Guardia Nazionale anziché in Vietnam.    Ispirato al libro 'Truth and Duty: The Press, the President and the Privilege of Power' della giornalista e produttrice televisiva Mary Mapes (interpretata da Cate Blanchett), che per anni ha lavorato alla trasmissione della Cbs '60 minutes', accanto all'anchorman Dan Rather (Robert Redford), il film racconta l'inchiesta del 2004 che, a due mesi dalle presidenziali Usa, fu una debacle per la Cbs e provocò le dimissioni di Rather e il licenziamento di Mapes. (ANSA)

GIORNALISMO, POCO SPAZIO ALLE DONNE: GUADAGNANO MENO E NON FANNO CARRIERA

1aaah8Le giornaliste guadagnano meno dei loro colleghi maschi e hanno più difficoltà a fare carriera: solo un direttore su quattro è donna. E questo nonostante la base di partenza sia ampia. I dati raccolti da La Stampa, infatti, indicano che il 40% dei giornalisti è donna. E tra le nuove leve si arriva alla parità: il 52% degli iscritti alle scuole di giornalismo tra il 2006 e il 2012 e il 46% dei praticanti nel 2013 è stato di sesso femminile. Eppure solo il 35% dei caporedattori e meno di un direttore o vice direttore su quattro è donna. Anche a parità di carica, però, esiste una discriminazione economica: una redattrice in media guadagna il 13% in meno di un suo collega, una caporedattrice il 20% in meno di un caporedattore e una direttrice di testata il 23% in meno di un uomo con la stessa qualifica. Uno stato che non condiziona solo la vita delle giornaliste ma anche quella dell'informazione, perché sono gli uomini a prendere le decisioni di peso e, di conseguenza, a dettare l'agenda. Soprattutto nei settori più pesanti di un giornale, come politica, economia ed esteri. Mentre l'equilibrio dei poteri è diverso quando si parla di moda e lifestyle. Argomenti che, in un certo senso, rappresentano una riserva indiana. Tutta colpa di redazioni ed editori? Non solo. Spesso, anche a causa di condizioni economiche meno vantaggiose, è la società a influenzare le scelte. (AFFARITALIANI)

LITI TEMERARIE: OK DELLA CAMERA. FNSI: “BENE, PRIMO PASSO VERSO LA TUTELA DEI CRONISTI”

1aaah6Disco verde dall’Aula di Montecitorio ad una prima norma a tutela anche dei giornalisti nel contrasto al fenomeno delle cosiddette “liti temerarie”. Si introduce il principio secondo il quale chi promuove un’azione giudiziaria in evidente malafede possa esser condannato ad una sanzione che tenga conto del valore della controversia. “Un rilevante primo passo – commentano il segretario generale Lorusso e il presidente Giulietti – che va nella direzione auspicata dalla Federazione nazionale della stampa”.
Via libera ad una prima norma per contrastare il fenomeno delle cosiddette “liti temerarie”. Nell’ambito della riforma del processo civile, l’Aula di Montecitorio ha approvato un emendamento, a firma dai relatori, che prevede di sanzionare chi promuove azioni giudiziarie temerarie, anche nei confronti di giornalisti, “nel caso in cui la parte soccombente abbia agito o resistito in giudizio con malafede”.
La norma prevede la possibilità per il giudice di condannare “la medesima parte soccombente al pagamento di una somma in favore della controparte, determinata tra il doppio e il quintuplo delle spese legali liquidate” e “al pagamento di una sanzione pecuniaria in favore della Cassa delle ammende, che tenga conto del valore della controversia, di importo determinato in misura non inferiore al doppio e non superiore al quintuplo del contributo unificato dovuto per l'introduzione del giudizio”.
Una disposizione che incontra il favore del sindacato dei giornalisti, secondo il quale si tratta di “un rilevante primo passo – commentano il segretario generale Lorusso e il presidente Giulietti – che va nella direzione auspicata dalla Federazione nazionale della stampa, da mesi impegnata affinché siano introdotte efficaci misure di contrasto al fenomeno delle querele e delle azioni civili temerarie promosse a scopo intimidatorio nei confronti dei giornalisti”.
Certo, resta ancora molto lavoro da fare, ma “l’aver previsto che nel sanzionare chi promuove un’azione giudiziaria in evidente malafede si tenga conto del valore della controversia – sottolineano Lorusso e Giulietti – introduce un elemento nuovo che, così come auspicato dalla Fnsi, dovrà portare all’affermazione che la sanzione pecuniaria da applicare a chi si rende colpevole di un’azione civile temeraria deve essere proporzionale all’entità del risarcimento richiesto al giornalista con chiaro intento intimidatorio”.
I vertici della Federazione della stampa, “nel dare atto ai presidenti di Senato e Camera e ai parlamentari di aver mostrato sensibilità a quello che è anche un problema di democrazia e di libertà dell’informazione” anticipano quindi che la Fnsi “continuerà a battersi per far sì che tale principio diventi una norma qualificante per l’ordinamento giuridico italiano e come tale sia inserita nella proposta di legge di riforma del reato di diffamazione attualmente in discussione”.
Nei giorni scorsi il tema era stato al centro degli incontri tra il presidente Giulietti e il segretario Lorusso e i presidente di Senato e Camera, Pietro Grasso e Laura Boldrini. (FNSI)

GIORNALISTI: A UVA, PILATI E TORNAGO PREMIO 'VERGANI'

1aaah7-horz Sono Daniela Uva de Il Giornale, Jari Pilati della Rai e Andrea Tornago del Fattoquotidiano.it i Cronisti dell'anno 2015/2016 scelti dalla Giuria del Premio Vergani organizzato dal Gruppo Cronisti Lombardi. La Giuria, presieduta da Ferruccio de Bortoli, e' composta da Umberto Brindani (direttore del settimanale Oggi), Brunella Giovara (la Repubblica), Fabrizio Lucidi (il Giorno), Lella Confalonieri (Mediaset), Paolo Baldini (Corriere della sera) e Paola Bergna (fotoeditor Oggi). Per il Gruppo cronisti lombardi sono intervenuti Antonello Capone, Elena Golino, Michele Crosti, Nicola Vaglia, Rossella Verga e Cesare Giuzzi. Il primo premio della sezione Carta stampata e' andato a Daniela Uva cronista de Il Giornale per un'inchiesta sulle spose bambine, supportata da dati e interviste a esperti delle Universita' Cattolica e Bicocca di Milano e un'intervista ad una ragazza sfuggita al matrimonio forzato. Per la sezione Radio-televisione il primo premio e' andato al cronista della Rai Jari Pilati che, in esclusiva, ha diffuso per Tg3 e Tgr Lombardia l'audio della sparatoria avvenuta lo scorso 9 aprile durante l'udienza di un processo al Tribunale di Milano. Nel documento le parole di Lorenzo Claris Appiani, una delle vittime, seduto al banco dei testimoni, vengono interrotte all'improvviso dal rumore assordante dei colpi di pistola. Si sentono i lamenti dei feriti a terra, e si ascoltano nitidamente le parole del carabiniere che, alcuni minuti dopo, avverte la centrale per comunicare l'identita' di Giardiello, il quale nel frattempo e' in fuga. Per la sezione Web il premio (unico) e' andato al cronista del sito ilfattoquotidiano.it Andrea Tornago che ha realizzato un servizio sull'allora prefetto di Brescia, rivelando che il funzionario dello Stato era sotto inchiesta per abuso d'ufficio in un'indagine sulla gestione delle multe. Inchiesta che ha contribuito alla sostituzione del prefetto che e' stato pensionato anticipatamente. Per la sezione Fotografica, il cui premio e' dedicato alla memoria dell'ex vicedirettore del Giorno Giulio Giuzzi e sostenuto dalla famiglia, ha vinto il fotografo milanese Luca Matarazzo dell'agenzia Fotogramma. Lo scatto, sempre legato alla manifestazione No Expo, ritrae una ragazza mentre imbratta una vetrina con al polso un lussuoso orologio. Per la sezione Solidarieta', premio speciale sostenuto dall'Istituto dei ciechi di Milano, il riconoscimento e' andato al fotografo milanese Vince Paolo Gerace. Lo scatto riprende un piccolo profugo che cammina scalzo, insieme ai genitori, lungo i corridoi della stazione Garibaldi dopo l'arrivo del treno da Reggio Calabria che trasportava alcuni migranti provenienti dalla Libia dopo uno sbarco sulle coste italiane. (AGI)

A FIORELLO IL PREMIO 'E' GIORNALISMO'. LO SHOWMAN: "SONO FELICISSIMO!"

1aaah3 E' Rosario Fiorello, con la sua "Edicola Fiore", il vincitore per il 2015 del premio 'E' Giornalismo', fondato da Indro Montanelli, Enzo Biagi, Giorgio Bocca e dall' imprenditore Giancarlo Aneri. Una scelta controcorrente - spiegano i promotori -, come già accaduto altre volte, quella della Giuria, attualmente composta dallo stesso Aneri, come presidente, e da Giulio Anselmi, Mario Calabresi, Paolo Mieli, Gianni Riotta e Gian Antonio Stella. Il premio 'E' Giornalismo' raggiunge quest'anno la 20/a edizione e il nome di Fiorello, nell'albo d'oro, va ad aggiungersi a quelli di Curzio Maltese, Gianni Riotta, Gian Antonio Stella, Ettore Mo, Claudio Rinaldi, Natalia Aspesi, Francesco Tullio Altan, Antonio Ricci, Bill Emmott, Barbara Spinelli, Francesco Giavazzi, Fabio Fazio, Milena Gabanelli, Attilio Bolzoni, Sergio Romano, Mario Calabresi, Claudio Magris, Al Varian per Google e Massimo Gramellini. (ANSA)