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COMUNICAZIONI: SCOMPARSO DON MONGE, "REGISTA" DELLA MESSA IN TV PER 25 ANNI

1DonMonge1Religioso, giornalista, regista: don Attilio Cecilio Monge, scomparso ieri all‘età di 86 anni, è stato uno dei protagonisti della comunicazione di matrice cattolica in Italia. Dopo 68 di vita religiosa e 60 di sacerdozio, si è spento nella comunità paolina "Timoteo Giaccardo" di Roma. Don Monge era nato l‘11 aprile 1928 a Monasterolo di Savigliano (Cuneo). Entrato nella Società San Paolo nel 1942, nella casa madre ad Alba, aveva avuto come punto di riferimento proprio don Giaccardo. Nel 1954 don Alberione gli affida la direzione de "Il Giornalino". Sarà poi redattore e direttore di "Orizzonti", quindi giornalista per le varie testate paoline: "La Domenica", "Famiglia Cristiana" e "Vita Pastorale". Sarà anche il primo paolino iscritto all‘Albo dei giornalisti professionisti nel 1965. Negli anni ‘80 sarà chiamato all‘Ufficio comunicazioni sociali della Cei, incaricato per 25 anni della regia delle Messe in televisione. (SIR)

GIORNALISTI E DEONTOLOGIA PROFESSIONALE: CORTE DEI DIRITTI DELL'UOMO, È LECITO L'USO DELLE TELECAMERE NASCOSTE

1ssfL'interesse pubblico è più importante della sfera privata. È quanto affermato dalla Corte europea dei diritti dell'uomo (sentenza 24 febbraio 2015) in merito alle quattro persone condannate a una pena pecuniaria dal tribunale di Zurigo nell'anno 2003. Nella fattispecie, il redattore capo della Televisione Svizzera (SF) Uli Haldimann, il direttore della trasmissione Kassensturz e due giornalisti avevano mandato in onda un servizio effettuato con telecamera nascosta. Il servizio aveva ad oggetto le modalità di talune pratiche commerciali. Nel reportage una giornalista con due telecamere nascoste si spacciò come cliente interessata a ricevere una consulenza assicurativa presso un broker. Nonostante il consulente non avesse voluto esprimersi su presunti disservizi, il servizio era stato trasmesso ugualmente alla trasmissione dei consumatori. La decisione era fondata sull'assunto che l'atto di registrare in maniera celata creava un grave vulnus ai doveri deontologici della professione di giornalista (l'autorizzazione della persona interessata rappresentava una condizione necessaria a fondare la validità del servizio di reportage). Fu proposto ricorso al Tribunale federale, ma fu respinto.
La Corte europea dei diritti dell'uomo, però, cambia l'orientamento finora comunemente accettato. Henry Both, presidente della Convenzione europea per i diritti umani, ha definito la sentenza come una svolta epocale nell'ambito di una professione volta a favorire l'interesse pubblico. La libertà di stampa va tutela nel suo continuo progredire; trattasi di un diritto che ha "diritto" ad adeguarsi ad ogni singolo caso reputato e reputabile di rilevante sonorità sociale. La Corte di Strasburgo è stata perentoria nell'affermare che la condanna di un giornalista per l'utilizzo di una telecamera nascosta costituisce una evidente manifestazione dell'ampia categoria della violazione del diritto di cronaca.
Il Caso
Una giornalista, per rendere noto alcune prassi riguardanti la vendita di polizze assicurative, si era finta cliente e l'uso della telecamera serviva a registrare il dialogo posto in essere con un broker. In ordine a quest'ultimo profilo, ossia, alle modalità del colloquio e all'uso celato della telecamera, i giornalisti hanno deciso di incontrare l'agente in una sede diversa dal comune posto di lavoro; in più, lo avevano reso edotto della possibilità di partecipare attivamente alla puntata del programma.
L'interesse pubblico è più importante della sfera privata - Decisione Corte di Strasburgo
La Corte, ha dichiarato che non ci sono dubbi sul fatto che si sia verificata un'ingerenza nella vita del broker (tra l'altro non era neanche un personaggio pubblico), ma "i giornalisti hanno messo in posizione di rilievo l'interesse appartenente alla collettività a ricevere informazioni su un caso di impronta generale, senza tralasciare il rispetto delle regole deontologiche, soprattutto in riferimento alla circostanza di non rendere riconoscibile l'agente assicurativo. Non vi erano segni utili alla identificazione del broker".  (LAVORO)

FNSI: ELETTA LA NUOVA GIUNTA ESECUTIVA E NOMINATA LA SEGRETERIA

1CN 24 02 2015Il Consiglio nazionale della Fnsi ha eletto la nuova Giunta esecutiva. Nella riunione di insediamento il segretario generale, Raffaele Lorusso, ha nominato la nuova segreteria. La Giunta esecutiva e’ composta dai seguenti colleghi, tra i professionali: Guido Besana, Ezio Cerasi, Paolo Butturini, Anna Del Freo, Alessandra Costante, Daniela Scano, Silvia Garbarino, Carlo Muscatello, Carlo Parisi, Daniela Stigliano, Giuseppe Di Pietro; tra i collaboratori: Enrico Cocciulillo, Giulio Todescan e Mattia Motta. Nella riunione di insediamento il segretario generale, Raffaele Lorusso, ha nominato la nuova segreteria, che risulta così composta: Anna Del Freo (segretario generale aggiunto vicario), Paolo Butturini, Alessandra Costante, Daniela Scano e Mattia Motta. (FNSI)

DRONI SU PARIGI, ARRESTATI TRE GIORNALISTI DI AL-JAZEERA

1NEWS 141575Dopo che per la seconda notte consecutiva droni non identificati hanno sorvolato Parigi, sono stati tratti in arresto al Bois de Boulogne tre giornalisti di Al-Jazeera. Lo riferisce l’agenzia di stampa francese con un tweet. «Uno dei giornalisti arrestati stava pilotando il drone, il secondo filmava e il terzo guardava», ha raccontato una fonte giudiziaria. Al momento non sono stati confermati collegamenti tra l’episodio e la serie di avvistamenti di droni nei cieli della capitale francese. Stephane le Foll, portavoce del governo, ha escluso l’esistenza di rischi per la sicurezza.
Sono almeno cinque i piccoli velivoli senza pilota avvistati la scorsa notte. Così come era successo nella notte tra lunedì e martedì. Piccoli velivoli sono stati avvistati su place de la Concorde, ma anche in zone meno frequentate della città come la porta di Saint-Ouen e Clignancourt, nel nord, e nella parte meridionale, nella zona di Issy-les-Moulineaux. Diversi agenti erano stati mobilitati per cercare di identificare i “piloti” a terra, invano. Sul caso la procura ha aperto un’inchiesta per «volo di aeromobile in zona vietata».
Vige infatti il divieto di sorvolare Parigi a meno di 6.000 metri d’altezza senza una specifica autorizzazione. Negli ultimi giorni droni sono stati individuati mentre si aggiravano attorno a diversi luoghi sensibili, tra cui la Tour Eiffel, la Bastiglia, la sede dell’Assemblea Nazionale, il grattacielo di Montparnasse, Place de la Concorde e l’ambasciata Usa. E un altro episodio risale al 20 gennaio quando un drone telecomandato da breve distanza sorvolò l’Eliseo. Dallo scorso ottobre sono una trentina quelli avvistati nei pressi di centrali nucleari. Tuttavia è la prima volta che si assiste a un sorvolo così intenso sulla capitale. (ANSA)

MEDIASET: USIGRAI, RAI WAY RESTI PUBBLICA. RISCHI PER LIBERTÀ ESPRESSIONE

1B7642B8C4D8E4ACD81CA111883F48C08 Rai way ok"La notizia di Mediaset che lancia un'Opa sulle torri della Rai è allarmante: se andasse in portodeterminerebbe una concentrazione tale da mettere a rischio anche la libertà di informazione". Lo dichiara l'Usigrai.    "Questa vicenda conferma che esiste una grande urgenza: regolare definitivamente i conflitti di interesse - prosegue il sindacato dei giornalisti della tv pubblica -. Fermo restando che un'operazione del genere deve passare al vaglio di istituzioni e autorità di garanzia, è evidente che tali annunci sono possibili finché non si interviene su questa materia, e sulle fonti di nomina della Rai. Chiediamo chiarezza al governo, con il quale abbiamo avviato contatti. E chiediamo all'Antitrust di aprire con urgenza un fascicolo".    "Le torri della Rai servizio pubblico devono restare in mano pubblica - continua il sindacato -. E' un principio che l'Usigrai ha affermato dall'inizio di questa vicenda esprimendo sempre allarme e contrarietà e decidendo persino di acquistare alcune azioni di Rai Way, ed è quello che andremo ad affermare con forza nell'assemblea dei soci". (ANSA).