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GIORNALISTI: CORDOGLIO FNSI E USIGRAI PER SCOMPARSA CARLO ALBERTO D'ELIA

logo usigraiCordoglio della Federazione nazionale della stampa e dell'Usigrai per la scomparsa del giornalista siciliano Carlo Alberto D'Elia morto a 80 anni dopo una breve malattia. D'Elia di origine romana si era trasferito a Palermo negli anni cinquanta lavorando alla Rai. Impegnato nel sindacato fu dirigente nazionale dell'Usigrai il sindacato dei giornalisti rai. Negli anni '70 fu consigliere provinciale a Palermo per la democrazia cristiana militando nella corrente di sinistra.
''Con Carlo Alberto D'Elia, morto oggi a Palermo all'eta' di 80 anni, scompare uno dei giornalisti di punta dell'informazione libera - scrive in una nota il segretario della Fnsi, Franco Siddi - protagonista di rinnovamento e testimone di legalita' in Sicilia e nel Paese e un protagonista della vita professionale negli organismi associativi della categoria, Fnsi, Assostampa di Sicilia e Usigrai''. La Fnsi, con l'Associazione siciliana della stampa e l'Usigrai, ''ricorda con rimpianto un collega impegnato nel giornalismo e nella vita alla promozione di un'informazione libera che, assicurando il diritto dei cittadini a conoscere e sapere, superando steccati e poteri oscuri, concorre all'affermazione dei diritti di cittadinanza di ognuno''. ''Uomo colto, persona sensibile, con i colleghi di punta dell'Ora e operando nella Rai siciliana, Carlo Alberto D'Elia - sottolinea ancora Siddi - e' stato uno stimato protagonista delle stagioni di innovazione nella vita delle redazioni e nel sindacato, a livello regionale come in quello nazionale. Una figura di riferimento preziosa, che non metteva al centro se stesso ma, attraverso il giornalismo, i valori etici e cvli e il senso dell'espressione sociale della categoria. E su questo piano la sua attivita' di vertice nazionale quale quale presidente dei Garanti dell'Usigrai e" diventata esperienza paradigmatica per tutti i successori. ''Con lo stesso spirito civile e democratico della professione, Carlo Alberto D'Elia aveva poi vissuto una vibrante stagione nuova della politica da consigliere comunale di Palermo. Nel ricordarlo in occasione della morte a nome della Fnsi e con i colleghi dell'Associazione siciliana della stampa e dell'Usigrai, tutto il sindacato dei giornalisti - conclude il segretario - stringe, con profondo cordoglio, ai famigliari e alle persone e colleghi che gli sono sempre stati piu' cari."(ADNKRONOS)

GIORNALISMO: DAL 4 ALL’8 SETTEMBRE A RICCIONE IL “PREMIO ILARIA ALPI”

600px-Premio-Ilaria-Alpi-2013-logo1Conto alla rovescia per la 19ª edizione del Premio Ilaria Alpi, momento di riflessione e dibattito sul giornalismo d’inchiesta televisivo che si terrà a Riccione da mercoledì 4 a domenica 8 settembre. Dalle “Parole della mafia” al riciclaggio di denaro sporco con “Stop blanquero”, i temi del Premio spaziano dalla crisi politica, alle guerre, ai disastri della finanza globale. “Questo premio intitolato a Ilaria è giunto alla sua 19ª edizione: è stato un riflettore sempre acceso che ha accompagnato Luciana e Giorgio Alpi in questi lunghissimi e dolorosi anni di ricerca per la verità e la giustizia”, afferma Mariangela Gritta Grainer, presidente dell’associazione Ilaria Alpi. “Ilaria assassinata insieme a Miran Hrovatin quel 20 marzo 1994 a Mogadiscio: un’esecuzione preordinata e ben organizzata perché lei tacesse per sempre e non potesse raccontare di traffici illeciti di ogni tipo, affari sporchi, poteri criminali come la mafia, la camorra e l’ndrangheta”. Dopo quasi 20 anni, continua Gritta Grainer, “sappiamo quasi tutto su quel che è successo, il perché, forse anche da chi era composto il commando ma ancora non sappiamo chi ha ordinato l’esecuzione e chi ha coperto esecutori e mandanti”. Al concorso per servizi giornalistici televisivi si affiancheranno momenti di dibattito, approfondimento, workshop, mostre, incontri con gli autori, rassegne e retrospettive. (SIR)

EGITTO: UCCISI 4 GIORNALISTI. FERITI UN FOTOGRAFO AP E UNA DI REUTERS

EGITTOSono 4 i giornalisti uccisi al Cairo, tra i quali un cameraman di Skynews, due croniste e un collega egiziano. Lo ha denunciato il segretario del sindacato dei giornalisti, Gamal Abdel Rehim, alla Tv di Stato egiziana, chiedendo l’apertura di una inchiesta.  I quattro giornalisti uccisi nel corso degli scontri a Rabaa e Nahda, secondo l’elenco fornito da Rehim, sono Mick Dean, SkyNews di 61 anni, Habiba Ahmed, Revue Express Dubai di 26 anni, Ahmed Abdel Gawad, del quotidiano filo-governativo al Akhbar, Mosaab el Shami, fotografo del sito Rasd. Rehim non ha fornito i nomi dei feriti.   
Mick Deane, 61 anni, cameraman di Sky News Arabia era un decano. Sposato e con due figli, lavorava da 15 anni per Sky News, principalmente per le sedi di Washington e Gerusalemme. «Il migliore tra i cameraman - ha detto di lui John Ryley, capo di Sky News -. Un giornalista brillante e un mentore per molti di noi». Deane stava riprendendo le violenze quando è stato colpito. Un proiettile lo ha preso in pieno petto. Medicato sul posto, è deceduto in pochi minuti.  
Giovanissima la giornalista di X Press morta negli scontri. Figlia di un esponente dei Fratelli Musulmani, consigliere per l’informazione del deposto presidente Morsi, Habiba è stata colpita alla testa da un proiettile. Pare che poco prima avesse scritto su Twitter che riusciva a vedere i cecchini. «È difficile credere che sia morta - ha dichiarato Mazhar Farooqui, vicedirettore di X Press -. Era appassionata del suo lavoro e aveva una promettente carriera davanti». Habiba non aveva alcun incarico ufficiale da parte della testata per cui scriveva.
Oltre alla morte di Mick e Habiba, si registra il ferimento a una gamba del fotografo della Reuters Asmaa Waguih e del collega dell’Ap con due pallini da caccia alla nuca. Il Comitato per la protezione dei giornalisti sta indagando «su molti attacchi contro i giornalisti» e ha esortato le autorità egiziane a «consentire ai media di svolgere il loro lavoro». Stesso appello è arrivato da Robert Mahoney, vicedirettore di Media Watchdog: «Abbiamo chiesto alle autorità egiziane di impartire ordini chiari alle forze di sicurezza perché rispettino il diritto dei giornalisti a lavorare tranquillamente e in sicurezza per coprire gli eventi che avvengono al Cairo e nel resto del Paese».  
Il reporter egiziano Ahmed Abdel Gawad, che scriveva per il quotidiano di Stato egiziano Al Akhbar, è stato ucciso mentre seguiva per lavoro la repressione del sit-in pro Morsi nei pressi della moschea di Rabaah al-Adawiya al Cairo. Lo riferisce l’Egyptian Press Syndicate, un sindacato dei giornalisti, che non ha però altre informazioni sulle circostanze della morte del reporter. Negli scontri di oggi sono morti altri due giornalisti: un cameraman di Sky News, il 61enne Mick Deane, e una giovane reporter del gruppo Gulf News, la 26enne Habiba Ahmad Abd Elaziz, che però non era in servizio. (LASTAMPA,LAPRESSE)
 

EDITORIA: COLLABORATORI UNITA', PD CHIUDA PER MANCATI PAGAMENTI

unitaI lavoratori dell'Unita' dopo diversi infruttuosi tentativi si appellano al Pd perche' ristabilisca i loro piu' elementari diritti: attualmente, i collaboratori della testata fondata da Antonio Gramsci si vedono privati di sette mensilita' delle loro retribuzioni che l'azienda pare non aver alcuna intenzione di saldare. Si parla di cifre che, per ogni collaboratore, arrivano fino a 9.000 euro. L'ultimo pagamento, si legge nella nota diffusa dal coordinamento dei collaboratori del giornale, e' avvenuto a maggio e riguardava il mese di novembre 2012. Da tre mesi, quindi, i collaboratori non ricevono nessun pagamento, nonostante quotidiane sollecitazioni all'azienda e all'ad Fabrizio Meli. In piu' le redazioni di Bologna e Firenze hanno chiuso le cronache, quindi diversi collaboratori si ritrovano senza lavoro e in piu' con un credito di migliaia di euro, mentre sembra sempre piu' lontano un rilancio della testata. ''Chiediamo con forza - scrivono - al segretario del Pd, Guglielmo Epifani, a tutti i parlamentari Pd e a tutti i dirigenti Pd di porre fine a questa vergogna. Non riteniamo possibile che il Pd stia a guardare mentre un'azienda di cui e' azionista affama i suoi lavoratori e nega loro il diritto basilare e imprescindibile della retribuzione del lavoro svolto''. ''Chiediamo che il partito si attivi immediatamente affinche' vengano saldati i debiti che la societa' Nie ha nei confronti dei collaboratori. Un partito che fa dei propri valori fondanti la difesa del lavoro non puo' permettere che proprio un'azienda di cui e' azionista calpesti in modo cosi' plateale i suoi lavoratori'', si legge nella nota. ''Se non avremmo delle risposte celeri e non ci sara' una pronta risoluzione della vicenda, nostro malgrado e con rammarico, saremo costretti a concludere che il Pd non ha interesse a difendere i diritti dei suoi stessi lavoratori, lavoratori che operano proprio in una delle realta' piu' vicine al partito che ha vincoli di azionariato e di vicinanza politica con la testata. Sarebbe un comportamento vergognoso che siamo sicuri il Pd non vorra' mettere in pratica'', conclude il coordinamento dei collaboratori dell'Unita'. (ASCA)

PROFESSIONE: NUOVO SITO WEB PER LA SICUREZZA IFJ CON LA SEZIONE 'RISORSE'

ifjIl nuovo sito web per la sicurezza IFJ è attivo e funzionante e ha una gamma di strumenti e di informazioni per sostenere gli affiliati ed i giornalisti di tutto il mondo per la gestione dei rischi, sensibilizzare, fornire una formazione di sicurezza e consulenza e di aderire alla campagna per porre fine all'impunità.   Una delle sezioni principali del sito è l'area 'risorsa'. Questa sezione, che sarà sviluppato nei prossimi mesi, fornisce agli utenti una serie di linee guida di sicurezza e le informazioni comprese le pubblicazioni e report, media Incident Monitoring e assicurazione. La sezione contiene anche una biblioteca video e gallerie fotografiche. Per visualizzare la sezione del nuovo sito web delle 'Risorse' clicca QUI    (IFJ)

 Per ulteriori informazioni, si prega di contattare IFJ sul + 32 2 235 22 17  L'IFJ rappresenta oltre 600.000 giornalisti in 134 paesi