Professione

Le notizie che riguardano il giornalismo e la comunicazione

FORMAZIONE: PONTIFICIA UNIVERSITA’ URBANIANANA, MASTER IN COMUNICAZIONE SOCIALE NEL CONTESTO INTERCULTURALE E MISSIONARIO.

0ea760dfa8da32111175f3c77ef13d15_MIl Master di I livello in Comunicazione Sociale nel Contesto Interculturale e Missionario, promosso dalla Pontificia Università Urbaniana, si propone di formare nella Chiesa professionisti nel mondo della comunicazione sociale e dei mezzi di comunicazione di massa. Il Master è rivolto in particolar modo a giovani religiosi o laici che intendono operare in ambiti caratterizzati dall'impegno missionario, dalla multiculturalità e dal dialogo interreligioso.L'obiettivo è fornire loro le conoscenze teoriche, etiche, socio-antropologiche ed ecclesiali per la realizzazione e la gestione di un mezzo di comunicazione di massa. Allo stesso tempo si intende fornire competenze pratiche circa le logiche di produzione, realizzazione e gestione economica di un Periodico, un Network, un Ufficio stampa, un Programma Radio o TV, un Video documentale, in contesti interculturali, di scarse risorse e "digital divide". Il Master si avvale di un corpo docenti estremamente competente, internazionale, impegnato direttamente e concretamente nel mondo della comunicazione sociale e multimediale. Il Master è intensivo e presenziale ma dura solo un anno accademico inclusi gli stage di formazione professionale che saranno offerti presso i principali Media cattolici a Roma e in Italia (Radio Vaticana, RadioinBlù, Radio Meridiano 12, ReteBlu-TV2000, Agenzia SIR, MISNA, H2o, MABq, Zenit.org, Radio Maria World Family, ecc.)
Il Master è un titolo specialistico, di 2° Livello (prevede cioè studenti con almeno già il Baccalaureato o Laurea breve) e fornisce 90 ETCS (European Transfer Credits System) (PCCS.VA)

ODG: PER FESTEGGIARE I 50 ANNI DALLA FONDAZIONE PARTE RICERCA NAZIONALE SU DEONTOLOGIA E IMPATTO WEB

logo_odgIl presidente dell'Odg,  Enzo Iacopino, in una lettera inviata ai colleghi iscritti dopo aver sottolineato che "il 2013 sarà un anno importante per l'Ordine dei Giornalisti di cui festeggeremo i 50 anni dalla fondazione" ha annunciato che " in occasione dell'incontro che avremo al Quirinale con il Presidente della Repubblica faremo avere alla massima autorità dello Stato - prima di renderli pubblici - i risultati di una ricerca sulle opinioni dei professionisti, dei pubblicisti e dei praticanti su due temi-chiave: la deontologia professionale e l'impatto del web sull'informazione giornalistica".Abbiamo perciò dato incarico a un qualificato istituto, AstraRicerche, di intervistare via Internet un campione rappresentativo della nostra categoria: le interviste saranno rigorosamente anonime, nel pieno rispetto delle norme e dello spirito della legge sulla privacy.Abbiamo bisogno della tua collaborazione per pochi minuti: ti chiediamo di collegarti al sito riservatohttp://surveys.astraricerche.it/odg2013/ utilizzando la password 20132013 al fine di rispondere - in modo anonimo - alle domande concordate tra l'Ordine e l'Istituto.È inutile che enfatizzi la particolare importanza di questa iniziativa, che risulterà tanto più valida quanto maggiore sarà la partecipazione dei colleghi coinvolti. (ODG)


PROFESSIONE: FEDERICO BADALONI SUL BLOG SNODI,L’ARCHITETTURA DELL’INFORMAZIONE, UNA RISORSA PER I GIORNALISTI

badaloniarchitetturaFederico Badaloni ha pubblicato sul suo blog - Snodi - una mini-serie di articoli dedicata al contributo che l'Architettura dell'Informazione può dare al giornalismo e ai comunicatori.
Nella prima puntata Badaloni, giornalista e architetto dell' informazione nel Gruppo Espresso, affronta il tema della produzione dei contenuti destinati ad un ambiente digitale; nella seconda la possibilità di costruire e rappresentare il contesto dell'informazione attraverso un sistema di relazioni fra i contenuti. Mentre nella  terza e ultima parte il tema è quello dei processi di lavoro. (LSDI)

http://federicobadaloni.blog.kataweb.it/snodi/001734/architettura-dell-informazione-giornalismo-comunicazione.html


CIVILTA’ CATTOLICA: TAVOLA ROTONDA IL 26 GENNAIO SUL TEMA : “ LA PREPARAZIONE DEL CONCILIO VATICANO II NEI DIARI DEL CARD. TUCCI S.J.

tucci"LA PREPARAZIONE DEL CONCILIO VATICANO II NEI DIARI DEL CARD. TUCCI s.j" e' il tema della tavola rotonda promossa da "La Civilta' Cattolica" che si terra' il 26 gennaio ( ore 18 ) nella sede della rivista dei gesuiti a Roma. Intervengono il Ministro per la Cooperazione Internazionale e l'integrazione Andrea Riccardi, il Direttore della Fondazione per le Scienze Religiose Giovanni XXIII di Bologna Alberto Melloni, il Presidente dell'Istituto della Enciclopedia Italiana Giuliano Amato. Moderatore: P. FRANCESCO OCCHETTA S.I., scrittore de *La Civiltà Cattolica". ( alle ore 17,15 sara' celebrata la messa)
Il Cardinale RobertoTucci s.j. creato da Giovanni Paolo II nel consistoro del 21 febbraio 2001, è nato a Napoli (Italia) il 19 aprile 1921.(Il card. Tucci ha avuto nella sua lunga attivita' molte esperienze e riconoscimenti.Ne riportiamo solo alcune).  Dopo aver conseguito, presso la Pontificia Università Gregoriana, il Dottorato in Teologia, è destinato come Professore alla Facoltà Teologica San Luigi di Napoli dove insegna per due anni e, con altri professori, in qualità di Direttore, dà vita alla rivista: "Digest religioso" poi divenuta: "Rassegna di Teologia". Nel 1956 viene chiamato a far parte del Collegio degli Scrittori della rivista "La Civiltà Cattolica" della quale tre anni dopo è nominato Direttore.
Particolare importanza riveste il suo contributo ai lavori del Concilio Vaticano II. Già nella preparazione è stato membro della Commissione Preparatoria sull'Apostolato dei Laici. Durante il Concilio ha contribuito, in qualità di "peritus", alla redazione del Decreto sull'Apostolato dei Laici e alla Costituzione Pastorale sulla Chiesa nel mondo moderno. Per tutta la durata della seconda, terza e quarta Sessione del Concilio, ha tenuto quotidianamente una conferenza per i giornalisti accreditati presso la Sala Stampa della Santa Sede.
Dopo la chiusura del Concilio è stato membro della Commissione postconciliare per l'Apostolato dei Laici fino alla istituzione del "Consilium de Laicis". È stato Consultore del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali dal 1965 al 1989, e a questo titolo è stato membro del comitato di redazione della Istruzione Pastorale sulla comunicazione sociale "Communio et progressio" nel suo stadio finale (1970-1971). Ha partecipato al Sinodo dei Vescovi del 1969 e del 1971 come membro del Centro Stampa ufficiale.
È stato Vice-presidente della Unione Cattolica della Stampa Italiana (UCSI) dal 1961 al 1982.
È stato consultore del Segretariato per l'Unità dei Cristiani dal 1973 al 1989.
Nel settembre del 1973 viene destinato alla Radio Vaticana dove succede come Direttore Generale a Padre Giacomo Martegani S.I.
In qualità di Direttore Generale della Radio Vaticana, accompagna Giovanni Paolo II fin dal primo viaggio apostolico, quello del 1979 in Messico. Lo accompagna, eccettuando solo quello in Francia del 1980 e quello in Austria del 1983, in tutti i suoi pellegrinaggi attraverso il mondo, ma dall'autunno del 1982 e fino al 2001 anche come organizzatore delle visite papali fuori d'Italia.
A lui, investito del nuovo impegnativo compito che lo consacra a uno degli aspetti più significativi e caratterizzanti del Pontificato di Giovanni Paolo II, viene, su sua richiesta, affiancato con funzioni di Vice-Direttore Generale, il Padre Pasquale Borgomeo S.I., che nel luglio 1985 gli succede come Direttore Generale della Radio Vaticana.(CIVILTA'CATTOLICA,UCSI)

PROFESSIONE: MANUALE WACC E FIP SU “ IL GIORNALISMO DI QUALITA’ E’ IL GIORNALISMO ETICO”. LO RENDE NOTO L’AGENZIA FIDES DI TORONTO

23ac2b1-8eab897L'Associazione Mondiale per la Comunicazione Cristiana (WACC) e la Federazione Internazionale dei Giornalisti (FIP), hanno appena pubblicato un nuovo strumento per promuovere il giornalismo etico, fornendone una sua descrizione corretta, perché sia tenuta presente nei mezzi di comunicazione e nella professione del giornalista. Secondo le informazioni pervenute all'Agenzia Fides di Toronto, il "manuale" è composto da due libri. Il primo si concentra sulla necessità di promuovere una maggiore presenza delle donne nel mondo della comunicazione, mentre il secondo contiene le linee etiche guida cui attenersi quando si trattano i diversi temi (cambiamenti climatici, disastri, salute sessuale, attualità economica, tratta di esseri umani, pace e sicurezza, politica, violenza sessuale). Tali testi sono frutto del lavoro di operatori dell'informazione, insegnanti e ricercatori della comunicazione di Africa, Asia, Caraibi, Europa, America Latina, Nord America e del Pacifico. (AGENZIA FIDES )