Professione

Le notizie che riguardano il giornalismo e la comunicazione

GIORNALI FISC:L’OPINIONE DEL TERRITORIO. NEGLI EDITORIALI DELLE TESTATE CATTOLICHE L’INCONTRO DI TODI, LA CRISI ECONOMICA, L’ATTUALITA’ ECCLESIALE

190612-014pIncontro di Todi, agenda politica, crisi, fatti di cronaca, attualità ecclesiale... Sono alcuni degli argomenti di cui parlano gli editoriali dei settimanali diocesani aderenti alla Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici) in uscita in questi giorni. Ne proponiamo una rassegna .
"Todi 2". "Un percorso nuovo per ripartire...". È il commento che accomuna molti editoriali dedicati all'incontro organizzato a Todi, il 21 e 22 ottobre, dal Forum delle persone e delle associazioni d'ispirazione cattolica nel mondo del lavoro. L'iniziativa, che fa seguito a quella dello scorso anno (perciò "Todi 2"), ha preso le mosse dai principi contenuti nel Manifesto "La buona politica per tornare a crescere", promosso e sottoscritto dal Forum a maggio. "I cattolici riunitisi nella cittadina umbra - afferma Francesco Zanotti, direttore del Corriere Cesenate (Cesena-Sarsina), che ha partecipato all'incontro come presidente della Fisc - non si sono fermati a un'enunciazione di principi, in gran parte ribaditi, ma sono scesi nel concreto. Se un anno fa era stata chiesta a gran voce una discontinuità che poi si verificò, adesso la vera sfida è quella di progetti innovativi in vista della prossima scadenza elettorale delle politiche 2013. (...) La comunità cristiana, che da sempre si fa compagna di viaggio delle persone del suo tempo, ha il dovere di dare voce e rappresentanza a quanto di buono, di sano e di bello già esiste". A Todi, sintetizza Pierluigi Sini, direttore della Voce del Logudoro (Ozieri), "è stato sottolineato quanto sia importante il coinvolgimento dei cattolici in politica per la rinascita del Paese a tutti i livelli. Si sa, tutti dovrebbero avere il coraggio di vivere onestamente e per il bene del prossimo. In modo particolare chi governa dovrebbe essere di esempio e lavorare giorno dopo giorno per cercare le soluzioni ai problemi che oggi, più che mai, sono dei veri macigni. Da più parti è stato ripetuto che non bisogna disperare né perdere la speranza. È certamente un bel modo per continuare ad andare avanti. Prima che sia troppo tardi, si faccia presto e si volti pagina". Riflettendo sull'attualità politica in vista delle elezioni del 2013, Pino Malandrino, direttore della Vita Diocesana (Noto), sottolinea come "il discorso sulla 'rottamazione', benché importante, non può tuttavia rimanere l'argomento centrale delle nostre discussioni. Da qui alle elezioni del 2013 deve lasciare il posto ai problemi reali del Paese, a cominciare dal modello politico, economico e sociale che si vuole costruire per il futuro dell'Italia". Secondo Luca Sogno, direttore del Corriere Eusebiano (Vercelli), "il rinnovamento della classe dirigente di un Paese passa anche attraverso la disponibilità di chi 'comanda' a lasciare spazio ad altri. Ma ora sono necessari 'passi avanti', aperture all'impegno, magari in una forma rinnovata rispetto al passato".


Agenda politica. Al centro degli editoriali anche l'agenda politica italiana, in questi giorni centrata sulla discussione della legge di stabilità. Nella manovra, osserva Bruno Cescon, direttore del Popolo (Concordia-Pordenone), "manca una maggiore equità, perché la nostra assistenza è rivolta anche a chi se la può pagare. Manca un Isee, cioè un indicatore della situazione economica reale delle famiglie, per il quale si aiuta chi realmente ha bisogno. La manovra ha questa debolezza, ma l'assalto dei partiti è per proteggere i propri elettori e non per favorire il bene del Paese". Lauro Paoletto, direttore della Voce dei Berici (Vicenza), chiede che "si abbandonino quelli che continuano ad assomigliare ai 'terribili' tagli lineari. Non tutte le Regioni, per esempio, sono state parimenti gestite in modo scellerato e dunque ci si aspetta che le più virtuose e responsabili non paghino colpe altrui". È d'accordoEzio Bernardi, direttore della Guida (Cuneo), per il quale "mettendo tutto, ma proprio tutto sul tavolo, forse si potranno trovare forme e modalità più adeguate e rispettose per tagliare sprechi e privilegi dove ci sono davvero e conservare il meglio dei servizi".Guglielmo Frezza, direttore della Difesa del Popolo (Padova), rilancia "una vecchia proposta sostenuta da centinaia di associazioni e decine di migliaia di cittadini con le loro firme: tagliare i 90 cacciabombardieri F35 (circa 14 miliardi di euro) e non il sociale". Marino Cesaroni, direttore di Presenza (Ancona-Osimo), auspica invece che "il governo faccia marcia indietro sulla proposta di aumentare l'orario di cattedra dei docenti da 18 a 24 ore". La Vita Cattolica (Udine), commentando il "Piano regionale degli interventi per la famiglia" presentato il 20 ottobre a Udine, ritiene "coraggioso investire sulla famiglia quale priorità, senza tuttavia trascurare gli interventi di aiuto e sostegno alle fasce di popolazione che vivono situazioni problematiche specifiche, come povertà, disagio psichico, disabilità, abbandono ecc.".

Crisi e società. La crisi e i suoi effetti continuano a tenere banco sulle testate diocesane. "La crisi economica - ricorda Emmaus(Macerata) - mette in ginocchio interi Paesi e riduce in povertà anche quelli che si ritenevano fortunati. Pure in Europa e in Italia la spesa alimentare è pesante, anche se in proporzioni diverse, per le famiglie più povere, come documentato nell'annuale Rapporto Caritas". Oggi, afferma Corrado Avagnina, direttore dell'Unione Monregalese (Mondovì) e della Fedeltà (Fossano), "ritroviamo un numero crescente di poveri in mezzo a noi, dietro l'angolo, nella porta accanto magari senza tanto clamore ma con tanto affanno. Torna d'attualità l'aiuto da mettere in pista, giorno dopo giorno, in una prossimità tutta da riscoprire, e alla portata di tutti, basta avere un po' di avvertenza, un po' di cuore e un po' d'intraprendenza. (...)È il tempo del realismo, in cui inserire segnali di speranza, che partono dal basso, cioè da coloro che non si arrendono all'andazzo e che non si voltano dall'altra parte". DonFrancesco de Lucia, direttore della Caritas della diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, in un editoriale per il settimanale diocesano Luce e Vita chiede d'"introdurre progressivamente nuovi stili di vita, condividerli e pianificarli con adolescenti e giovani, perché sono loro il futuro". Per Toscana Oggi (settimanale regionale - l'editoriale è a firma di Alessandro Martini, direttore della Caritas diocesana di Firenze), "è urgente, a partire dalla comunità cristiana, attivare occasioni di conoscenza, di approfondimento e di attenzione nel segno di positive condivisioni per sostenere con ogni sforzo tutte le situazioni di fragilità". Paolo Busto, direttore della Vita Casalese (Casale Monferrato), si sofferma su "un'altra forma di povertà" che fa parte della "nostra cultura" e della "nostra società": l'aborto. "A Casale-fa sapere Busto - la giornata degli aborti all'Ospedale è il mercoledì e vengono anche dall'esterno i medici non obiettori. Pur essendo i dati riservati, si sa che ogni settimana dalle 4 alle 6 piccole vite vengono spente. Circa 250 in un anno, non tutti del nostro territorio per la volontà di non far sapere. E da Casale c'è chi va in altri ospedali. E sono tanti, quasi come i bambini nati a Casale".


Fatti di cronaca. Sui settimanali spazio anche ad alcuni fatti di cronaca. Bonifacio Mariani, direttore del Nuovo Amico del Popolo (Chieti-Vasto), commenta la sentenza con cui sono stati condannati a L'Aquila i componenti della Commissione grandi rischi per il terremoto del 2009. "È difficile prevedere i tempi e le modalità in cui si svilupperà tutta la vicenda - sostiene Mariani -. Di certo i morti non torneranno a vivere, le macerie non si ricomporranno in edifici ben costruiti, le lacerazioni del cuore e della memoria di chi è stato colpito non saranno cancellate. Soprattutto, mai un terremoto sarà previsto con certezza di luogo e di tempo. Quando qualcuno potrà mai fermare un terremoto?". Per Bruno Cappato, direttore della Settimana (Adria-Rovigo), "evitando accuratamente giudizi che abbiano la pretesa di emettere altre sentenze, si può però tranquillamente affermare che bastava un po' di buon senso nelle cose". Emanuele Ferro, direttore di Nuovo Dialogo (Taranto), riferisce dell'incontro con il ministro della Salute, Renato Balduzzi, organizzato il 22 ottobre dall'arcivescovo della diocesi jonica, mons. Filippo Santoro, sulla difficile situazione che vive la città per le vicende che riguardano lo stabilimento dell'Ilva. "Questa iniziativa - nota Ferro - è solo l'ultima, tra le tante, spunto di dialogo di mons. Santoro con la società civile e con le istituzioni". Vincenzo Rini, direttore dellaVita Cattolica (Cremona), scrive sulle "tante forme di violenza" verso i bambini: "Violenza non è solo quella sessuale, tragica e assoluta,che uccide il cuore dei piccoliabusati, ma anche quella deigenitori che, non volendosibene e separandosi, privano i figli del diritto di avere unafamiglia unita fatta di padre emadre che si amano". Alberto Margoni, direttore di Verona Fedele (Verona), si occupadelle"ultime vicende che hanno visto un gruppuscolo di tifosi della Hellas dare becera prova di sé sugli spalti dello stadio di Livorno, insultando la memoria del giovane calciatore Morosini". Il problema, secondo Margoni, "è educativo e culturale. E quindi occorre ripartire dalla famiglia, dalla scuola, dagli oratori, dalle parrocchie, dalle scuole calcio... per educare anzitutto al rispetto delle persone". Di educazione parla anche l'editoriale dell'Arborense (Oristano), a firma di don Michele Sau, rettore del seminario arcivescovile e responsabile della pastorale giovanile diocesana, che prende spunto dalla recente indagine "Rapporto Giovani" dell'Istituto Tonioloper ribadire che "educare è sempre la parola chiave". Adriano Bianchi, direttore della Voce del Popolo(Brescia), riflette sulla "tragedia che ha colpito, nei giorni scorsi, la famiglia di Orzinuovi il cui figlio tredicenne si è tolto la vita": "Pregare. Stare accanto. Altro non possiamo fare per condividere, almeno un poco, umanamente e cristianamente questa tragedia".


Attualità ecclesiale. Non mancano, sui giornali diocesani, riflessioni sull'attualità ecclesiale, con particolare riferimento al 50° del Concilio, all'Anno della fede e al Sinodo dei vescovi sulla nuova evangelizzazione. Giuseppe Lonia, direttore della Scintilla(Messina), dedica l'editoriale a un "termine" che "Giovanni XXIII, all'inizio del Concilio Vaticano II, utilizzò per dire l'indirizzo, lo stile, il modo con cui si doveva procedere: aggiornamento!". Questo, spiega Lonia, "è inteso come crescita, perfezionamento del bene sempre in atto nella Chiesa. (...) E il Sinodo sulla nuova evangelizzazione, che in questi giorni va concludendosi, ne è una significativa espressione". Concorda Vincenzo Finocchio, direttore dell'Appennino Camerte (Camerino-San Severino Marche): "Nel Sinodo siamo insieme con i nostri contemporanei in cammino", come ha affermato il Papa. A proposito di "nuova evangelizzazione" mons. Marcello Semeraro, vescovo di Albano, spiegasul mensile diocesano Millestrade che "questa esige che si torni a preparare il terreno (...), così che torni a essere recettivo e fecondo. Occorre far sì che l'uomo ridiventi sensibile a Dio sì da poterne ancora udire la Parola". Il Popolo (Tortona) riporta alcuni capitoli di un volume ("Il Vaticano II nella storia di un prete") di mons. Aldo Del Monte, che accompagnò al Concilio il vescovo ausiliare, mons. Carlo Angeleri. Guarda all'Anno della fedeGiordano Frosini, direttore della Vita (Pistoia): questo tempo "sarà certamente valorizzato in maniera eccellente se servirà a riprendere in mano almeno i testi fondamentali del Concilio, a studiarli approfonditamente, a portarli a livello di popolo, ad attuarli in modo completo e definitivo nella vita dell'intera comunità cristiana". L'Anno della fede, aggiunge Davide Maloberti, direttore delNuovo Giornale (Piacenza-Bobbio), "è stato indetto da Benedetto XVI con l'auspicio di 'riannunciare all'uomo contemporaneo Cristo'". Sul Nuovo Diario Messaggero (Imola), invece, una riflessione del vescovo della diocesi, mons. Tommaso Ghirelli, sulla giornata dei defunti (2 novembre). "Il ricordo annuale dei defunti- scrive il presule - è una delle manifestazioni più necessarie e universali dell'umanità. Non esiste popolo, non esiste cultura in cui sia assente il ricordo dei defunti, anche se la frequenza, i modi, le convinzioni sottostanti variano molto".Alle ricorrenze liturgiche dei prossimi giorni (santi e defunti) è dedicato anche l'editoriale diVincenzo Tosello, direttore di Nuova Scintilla (Chioggia), il quale evidenzia che "ricordare santi e morti diventa monito a scelte di vita radicali e coerenti: al distacco dalle cose e alla generosità delle opere, alla ricerca di giustizia ed equità, a costruire e vivere rapporti sereni con tutti, nell'umiltà e nella misericordia, nell'affidamento e nella speranza". La "solennità di tutti i santi" è al centro dell'editoriale della Voce Alessandrina (Alessandria). "I santi - si legge tra l'altro - sono coloro che testimoniano la possibilità del seguire Cristo in ogni situazione dell'esperienza quotidiana e della storia". Mario Barbarisi,direttore del Ponte (Avellino), invita a dire "no ad Halloween", a "festeggiare tutti i santi" e a "ricordare i nostri defunti". Enzo Gabrieli, direttore di Parola di Vita(Cosenza-Bisignano), ritorna sull'esondazione del Gave che nei giorni scorsi ha raggiunto la Grotta delle apparizioni di Lourdes. "Quello che è accaduto sabato per la cronaca - annota Gabrieli -, ogni giorno silenziosamente accade in quella grotta, dove un fiume di umanità ferita, malata, segnata dal peccato, tracima fino ad arrivare ai piedi di Maria, alla casa della madre, dove silenziosamente resta per accogliere i figli". Silvio Grilli, direttore del Cittadino (Genova), dedica l'editoriale a due nomine che riguardano il clero diocesano:mons. Luigi Palletti, nominato vescovo di La Spezia-Sarzana-Brugnato, e don Guido Gallese, nominato vescovo di Alessandria. "Le preghiere non mancherannoper loro - assicura Grilli -, insieme agli auguri, dai confratelli nel sacerdozio e da tutti coloro che li hanno conosciuti e amati negli anni del loro ministero a Genova". Alessandro Repossi, direttore del Ticino (Pavia), rivive "l'emozione" della riapertura della cattedrale, avvenuta domenica 21 ottobre, augurando che "con le sue porte, tornate a spalancarsi, possa davvero aiutare Pavia a intraprendere una nuova strada. Un percorso che aiuti la nostra città ad affrontare le difficili sfide del futuro".Voce della Vallesina (Jesi) informa che l'associazione "Oikos", nata nella diocesi marchigiana nel giugno 1990, ha presentato nei giorni scorsi il suo primo "bilancio sociale", riferito al 2011 e realizzato per "far conoscere il ruolo e il lavoro svolto negli anni, ma soprattutto le prospettive e gli obiettivi futuri". Infine Stefano Fontana, direttore di Vita Nuova(Trieste), riflette sulla "crescita demografica dei musulmani in Europa", una questione posta dal card. Peter Turkson, presidente del Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, attraverso un video, ai padri sinodali riuniti in Vaticano. "C'è un nesso - sostiene Fontana - tra demografia, ordine sociale e religione cristiana, che il cardinale ha posto con coraggio". (SIR)

PROFESSIONE/DIFFAMAZIONE: PROSEGUE L’OPPOSIZIONE DELLA FNSI AL DDL, ”MEGLIO IL CARCERE CHE QUESTO TESTO VERGOGNOSO”. IL 29 OTTOBRE PRESIDIO AL PANTHEON

Manif_Pantheon_23_10_12"Giornalisti e cittadini sono nuovamente chiamati a mobilitarsi contro il pericoloso testo di riforma della legge sulla diffamazione all'esame del senato. La Fnsi convoca un nuovo presidio per il 29 ottobre alle ore 17 in piazza del Pantheon, in contemporanea con la ripresa del dibattito nell'aula di Palazzo Madama. Lo spettacolo di livore andato in scena al Senato - e' detto in una nota della Fnsi - conferma che è meglio lasciare in vigore la brutta legge attuale, persino carcere incluso affidato ai giudici saggi, se la riforma deve essere ispirata a propositi di vendetta contro un'intera categoria. Se il legislatore è incapace di tutelare l'interesse collettivo ad un'informazione al tempo stesso corretta e autonoma, dovrà ascoltare la voce di un'opinione pubblica stufa di bavagli e censure". (FNSI)

OSSERVATORIO RAI: CPO USIGRAI, OBIETTIVI RAGGIUNTI E NUOVE SFIDE.PRESENTE IL SEGRETARIO USCENTE CARLO VERNA ED I TRE CANDIDATI AL CONGRESSO DI SALERNO, BALZONI, DI TRAPANI E MONFREDI

vernacarloA poco più di un mese dal Congresso del sindacato dei giornalisti della Rai (a Salerno dal 20 al 24 novembre), durante il quale si rinnoveranno gli organismi sindacali dell'Usigrai, si è tenuta a Saxa Rubra la seconda assemblea delle giornaliste del servizio pubblico radiotelevisivo, convocata dalla Commissione pari opportunità dell'Usigrai. Presenti anche il segretario Carlo Verna ( nella foto) e i candidati alla segreteria dell'Usigrai Giorgio Balzoni, Vittorio di Trapani per la lista Libertà di informare e Luigi Monfredi per la lista l'Alternativa. Un'occasione per la Cpo - si sottolinea in una nota - per presentare un consuntivo dell'attività svolta nei tre anni di mandato (dati sulle carriere, sondaggio sulla realtà dei giornalisti in Rai, vademecum sulla maternità, i dati dell'Osservatorio di Pavia sulla qualità dell'informazione Rai, asilo nido). La Commissione pari opportunità al Congresso presenterà una mozione "per impegnare il sindacato a modifiche sostanziali al contratto integrativo: recepimento anche in Rai della legge 1204 che tutela i diritti delle lavoratrici madri e lavoratori padri, in particolare in relazione ai permessi di lavoro retribuiti in caso di nascita e malattia del figlio; realizzazione di servizi e strumenti di welfare a sostegno dei lavoratori come l'asilo nido aziendale; maggiore attenzione alla maternità studiando ipotesi di flessibilità degli orari di lavoro; istituzione di un osservatorio permanete, così come previsto dal contratto di servizio, per monitorare l'immagine della donna fornita dall'azienda". Per la Cpo, "la valorizzazione delle professionalità interne, pari opportunità nelle carriere, una corretta rappresentazione della donna, lontana da vecchi stereotipi, uguale rappresentanza di genere nei programmi di informazione radiotelevisiva sono punti centrali per recuperare appieno il ruolo del servizio pubblico. I tre candidati alla segreteria - conclude la nota - hanno garantito di sottoscrivere la mozione congressuale della Cpo-Usigrai". (ANSA).

EDITORIA: SCIOPERO GRUPPO ESPRESSO CONTRO TAGLI E DEI LAVORATORI DELL’UNITA’ CONTRO I MANCATI PAGAMENTI. IL SECOLO D’ITALIA PER PROTESTA PER GLI STIPENDI NON PAGATI METTE IN PRIMA PAGINA SPAZI GRIGI AL POSTO DELLE FOTO

espressoSerie di proteste dei giornalisti di varie testate: gruppo Espresso, l'Unita' ed il Giornale d'Italia
Una giornata di sciopero è stata proclamata dal coordinamento dei cdr del Gruppo Espresso. L'agitazione è stata decisa - secondo quanto si apprende - alla luce dei tagli di nove redattori alla Agl e della mancanza di risposte alle ripetute richieste di un piano industriale. L'iniziativa arriva dopo l'annuncio di un'ulteriore riduzione dei costi seguito alla diffusione dei risultati consolidati al 30 settembre. Ferme quindi le redazioni di La Repubblica, quotidiani locali, siti e Radio Capital.
Il comunicato del Cdr:
I Cdr del Coordinamento del Gruppo editoriale Espresso Repubblica Finegil Elemedia, dopo aver sollecitato un piano di rilancio di tutte le testate del Gruppo, aver chiesto ripetutamente garanzie sugli organici, aver chiesto all'azienda l'immediata moratoria del piano di ristrutturazione di Finegil Roma e aver ricevuto durante l'incontro di mercoledì con l'Azienda solo risposte negative, ritenendo inoltre irricevibili le annunciate riduzioni dei costi a carico del personale giornalistico, già penalizzato dai mancati turnover, proclamano una giornata di sciopero per oggi sabato 27 ottobre, come primo segnale di protesta. A maggior ragione, perché tali prospettive appaiono in clamoroso contrasto con l'utile di bilancio dei primi nove mesi di 26,4 milioni di euro approvato nei giorni scorsi dal Cda del Gruppo Espresso e con le recenti affermazioni del suo presidente Carlo De Benedetti: "E' la creazione di lavoro la priorità che abbiamo davanti. Sarebbero guai se pensassimo che competitività e produzione si difendono con una anacronistica riduzione dei costi". I Cdr del Coordinamento chiedono quindi all'Azienda l'immediata presentazione di un progetto che tuteli il patrimonio professionale e i valori del Gruppo Espresso fondati sull'autonomia e la libertà di informazione, soprattutto in questo momento in cui vengono ancora una volta messi a rischio da leggi bavaglio. Chiedono inoltre una moratoria sul ridimensionamento degli organici, la difesa dei contratti a termine e l'apertura di un confronto in sede Fieg-Fnsi per ripristinare corretti rapporti sindacali e per discutere delle prospettive di rilancio dell'intero Gruppo. I Cdr del Coordinamento sono pronti ad adottare ulteriori iniziative che riterranno necessarie a difesa degli organici e della qualità professionale da sempre garantita dal lavoro dei giornalisti del Gruppo Espresso. Pertanto, i giornalisti hanno deciso una giornata di silenzio dell'intero Gruppo (carta, web, radio, tv) e quindi oggi tutti i siti web, anche del settimanale l'Espresso, non sono aggiornati e domani i giornali non saranno in edicola.
Vertenza Unita', nota del cdr:
Da un anno e mezzo, ormai i collaboratori dell'Unità vivono una situazione di fortissima incertezza economica, legata alle difficoltà dell'azienda. In questo contesto di disagio le promesse dell'Ad vengono regolarmente disattese e il disavanzo sui loro conti correnti mai colmato, pur essendo il loro apporto alla fattura del giornale determinante, in particolare per servizi come le cronache di Bologna e di Firenze, gli Interni e la cultura. Per questo motivo, a distanza di dodici mesi dall'ultima mobilitazione, i collaboratori hanno deciso di astenersi dal lavoro per una settimana, e di rendere pubblica la loro protesta con l'appoggio del Comitato di Redazione. Lo sciopero interessa i collaboratori delle redazioni di Roma, Bologna e Firenze, oltre ai colleghi che prestano il loro lavoro dalle regioni in cui l'Unità non è presente fisicamente, come la Calabria, la Campania e la Sicilia. Il Coordinamento che riunisce i collaboratori dell'Unità da tutta Italia, si augura vivamente che la durissima battaglia che da 15 mesi i giornalisti esterni del quotidiano di Gramsci stanno conducendo per vedersi riconosciuto il diritto ad essere retribuiti regolarmente dalla Nie Spa, non venga in alcun modo strumentalizzata. Qualsiasi attacco alla Redazione o al quotidiano verrà fermamente respinto" conclude la nota.
Vertenza Il Secolo d'Italia, il documento del cdr:
Il Comitato di redazione l'aveva annunciato ieri, e oggi la protesta de 'Il Secolo d'Italia' si e' materializzata: in prima pagina titoli e sommari come se fosse un normale numero del quotidiano ma con gli spazi dedicati alle fotografie desolatamente vuoti. In tutto sei riquadri senza immagini, a corredo delle notizie giudicate piu' importanti o meritevoli di un richiamo grafico sopra la testata. A spiegare le ragioni della protesta, il comunicato del sindacato interno che occupa lo spazio di solito riservato all'editoriale: stipendi fermi e pagamenti ai fornitori bloccati a seguito di alcuni ricorsi sui quali e' chiamato a decidere il tribunale di Roma, che pero' ieri ha preso ulteriore tempo. Nell'appello al Presidente del Tribunale i redattori chiedono di tenere conto della situazione straordinaria di "decidere in tempi brevissimi" anche perche' "per chi non sa come far fronte alla scadenza del mutuo di casa e come affrontare le esigenze inderogabili della famiglia, qualche giorno in piu' puo' rappresentare un problema importante". (ANSA, ADNKRONOS, REPUBBLICA, NOVEFIRENZE)

COMUNICAZIONE: COME MUOVERSI TRA BLOG E SOCIAL NETWORK? CORSO DELL’UFFICIO COMUNICAZIONI SOCIALI DEL VICARIATO ROMANO. MONS.POMPILI: L’ANIMATORE, UN NUOVO MINISTERO DELLA COMUNITA’ PARROCCHIALE

mons_pompili_lungaCome organizzare un concerto in parrocchia? Come muoversi tra blog e social network? Per rispondere a queste e ad altre domande, la Diocesi di Roma per il quarto anno consecutivo propone un corso di formazione per coloro che nelle parrocchie si interessano degli aspetti relativi alla comunicazione. Il corso e' stato aperto dal direttore dell'ufficio comunicazioni della cei, Mons. Domenico Pompili (nella foto). Dal 23 ottobre al 4 dicembre si succederanno, ogni martedì alle ore 19, alcuni incontri settimanali per aiutare gli animatori della comunicazione e della cultura a dare in modo professionale il proprio contributo in parrocchia. Il corso, dal titolo "L'arte del comunicare", organizzato dall'Ufficio comunicazioni sociali del Vicariato di Roma, si tiene nel Palazzo Apostolico Lateranense e tra i relatori degli incontri successivi annovera anche Don Ivan Maffeis (Vice Direttore dell'Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali), Vittorio Sozzi (Responsabile del Servizio Nazionale per il progetto culturale) e Don Antonio Ammirati (Aiutante di studio dell'Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali), insieme ovviamente a Don Walter Insero, Responsabile dell'ufficio diocesano promotore dell'iniziativa. (CEI)

In allegato vi proponiamo l'intervento di mons. Pompili, che ha dato il via all'iniziativa.

L'intervento di mons. Pompili