Professione

Le notizie che riguardano il giornalismo e la comunicazione

GIORNALISTI:ODG EMILIA ROMAGNA APRE PROCEDIMENTI SU 4 ISCRITTI PER L’INCHIESTA SULLE INTERVISTE A POLITICI A PAGAMENTO

7Gold-300x300L'Ordine dei giornalisti dell'Emilia-Romagna ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti di quattro iscritti in merito all'inchiesta sulle interviste a politici a pagamento andate in onda in alcune emittenti televisive locali. Lo ha deciso il consiglio che si è riunito  per discutere dell'istruttoria già avviato il 24 agosto. I quattro giornalisti saranno convocati nei prossimi giorni.
Intanto, ha fatto sapere il presidente dell'Ordine Gerardo Bombonato, per poter proseguire nell'attività disciplinare sono state richieste informazioni e nuovi materiali alla Procura di Bologna e al Corecom. E' stata inoltre inviata una sollecitazione a tutte le emittenti radiotelevisive della regione a collaborare all'inchiesta e a produrre documenti e servizi inerenti alla vicenda. "L'unica forma di comunicazione politica a pagamento che le emittenti locali possono trasmettere - ha precisato l'Ordine dei giornalisti dell'Emilia-Romagna - è quella del messaggio autogestito, con la dicitura in sovraimpressione, e nella quale il giornalista nemmeno deve comparire. Tutto il resto non può che essere gratuito proprio per non minare i principi costituzionali del pluralismo democratico e del diritto a un'informazione corretta, secondo i principi base della nostra legge professionale (lealtà stampa-lettori) e dai codici di autoregolamentazione in tema di pubblicità e giornalismo". (TMNEWS)

USIGRAI: A FINE NOVEMBRE IL CONGRESSO NAZIONALE DEL SINDACATO RAI A SALERNO. VERNA: DECIDEREMO IL FUTURO DEI GIORNALISTI NEL SERVIZIO PUBBLICO

01234250 giornalisti provenienti da tutt'Italia, i volti più noti dei tg, rappresentanti della politica e delle istituzioni nazionali e soprattutto i nuovi vertici della Rai. Ecco, in estrema sintesi, la composta e qualificata platea del congresso nazionale Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai, in programma dal 20 al 24 novembre a Salerno. Una convention molto attesa perchè chiamata a ridisegnare il futuro del servizio pubblico televisivo dopo gli anni più neri della lottizzazione partitica. Da Salerno, quindi, parte una nuova «svolta» di cui si è fatto entusiasta promotore Carlo Verna (nella foto con il sindaco di Salerno), inviato speciale e conduttore del Tg Campania della Rai, giunto ormai al termine del suo secondo e ultimo mandato come segretario nazionale dell'Usigrai. (CORRIEREDELLA SERA)

QUOTIDIANI:LA STAMPA DOPO 44 ANNI CAMBIA CASA. IL DIRETTORE CALABRESI:RISPONDERE ALLE SFIDE DELL’INFORMAZIONE.LA NUOVA REDAZIONE UNO SPAZIO APERTO A CERCHI CONCENTRICI.

lastampa_nuovasede01gErano quarantaquattro anni - ha affermato in un editoriale il direttore Mario Calabresi - che La Stampa non cambiava casa. Approdò sulle rive del Po nella notte di Ferragosto del 1968, quando il piombo, le rotative e le macchine da scrivere dettavano i tempi e le regole. La televisione a colori sarebbe arrivata solo nove anni dopo e allora c'era l'idea che il progresso si misurasse in termini di grandezza. Poi sono arrivati i computer, i telefoni cellulari, l'informazione a ciclo continuo, Internet e lo spazio da conquistare è diventato immateriale. Oggi bisogna essere più compatti e veloci, ma anche più aperti e trasparenti. Così abbiamo deciso di ricominciare in un luogo completamente nuovo. La distanza fisica è poca, poco più di un chilometro, il cambiamento grande. Lavoreremo tutti in uno spazio aperto, costruito a cerchi concentrici, tecnologicamente avanzato e in cui ogni giornalista avrà sotto gli occhi l'intera produzione del giornale, dalla carta al digitale.
Non è solo un aggiornamento di tecnologie questa nostra quinta sede - all'interno troverete la storia di tutte le «case» de La Stampa -, ma un tentativo di rispondere alle sfide dell'informazione e di un mondo che cambia a una velocità sconosciuta. La necessità è quella di tenere insieme tutti i mezzi su cui divulgare il nostro giornalismo, per raggiungere ognuno dei nostri lettori, quelli che devono inforcare gli occhiali e accendere la luce per leggere la carta, quelli che al buio scrutano uno schermo, quelli che ci seguono su un telefonino mentre camminano e quelli che hanno imparato ad amare La Stampa in luoghi dove fisicamente non eravamo mai arrivati.
A ognuno però dobbiamo continuare a raccontare cosa è successo e perché, in modo chiaro, onesto, credibile e approfondito. Ogni viaggiatore che si rispetti si porta sempre dentro un pezzo delle sue radici, un amuleto capace di ricordargli da dove viene e in cosa crede. Per questo da ottobre nel cuore del giornale ci sarà un museo, aperto alla comunità dei lettori, in cui raccoglieremo il meglio della nostra storia, le testimonianze, immagini e parole, di 145 anni di vita del Paese. Questa notte abbiamo traslocato migliaia di scatoloni, convinti che il cambiamento è l'unica possibilità credibile quando il futuro sembra incerto e difficile. Vale sempre la pena reinventarsi, senza però dimenticare chi siamo. (LASTAMPA)

 

PROFESSIONE: CORSO DI GIORNALISMO EUROPEO PROMOSSO DA TIA CON IL PATROCINIO DELLA STAMPA ROMANA

tia-giornalismo3L'Associazione TIA (Transformation In Action) Formazione Internazionale ha annunciato l'attivazione del Corso di Giornalismo Europeo. I 4 seminari si svolgeranno con cadenza mensile, da ottobre 2012 sino a tutto gennaio 2013. La giornata inaugurale avrà luogo il 25 ottobre alle ore 9, presso la Sala Peppino Impastato al Palazzo della Provincia di Roma. La TIA è stata costituita nel febbraio del 2011 e partendo dall'assunto che il mondo sia strutturato per logiche di interdipendenza ed è sempre anche sottilmente connesso al di là di intese partitiche o corporative, si propone di individuare questi punti di incontro finalizzando gli obbiettivi al fine di minimizzarne le distanze. La sua mission è quella di promuovere iniziative e progetti che mettano in comunicazione diverse realtà stimolando un processo di cambiamento, che ponga al centro l'Europa e il contesto internazionale delle sue politiche culturali. In collaborazione con l'Associazione Stampa Romana e con un board scientifico composto da: Carlo Fusi (Il Messaggero), Giampiero Gramaglia (Euractiv.it), Paolo Butturini (Ass. Stampa Romana) il corso intende fornire una conoscenza di base, introduttiva a chi è interessato ad approfondire il giornalismo nelle sue tematiche espressamente europee. Le competenze acquisite dai relatori in ambiti internazionali e le esperienze in campo italiano ed europeo costituiscono la materia con particolare riguardo alla Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea, la Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo. I temi che verranno affrontati toccheranno le trasformazioni e le modifiche del giornalismo su carta stampata nel passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica. La perdita di rilievo delle fonti istituzionali (Parlamento, partiti, ecc) e il contemporaneo sviluppo del retroscena: da curiosità e risvolto a elemento essenziale di analisi e conoscenza. Il ruolo crescente della tv e l'informazione "orizzontale". La nuova impaginazione nei media e il raffronto con i principali giornali europei. La crisi vista dai giornali Italiani e stranieri. Si tratterà anche la Storia del giornalismo europeo e i diversi modi di fare giornalismo in Europa. Deontologia e diritto dell'informazione, Il giornalismo online, Il giornalismo sui social network. Il mestiere del giornalista e il diritto all'informazione. La visione dell'Europa nei giornali Italiani ed Europei. Tutto questo con il contributo del comitato scientifico di base e degli Uffici stampa delle Istituzioni, di giornalisti di carta stampata e tv. Responsabile del progetto è Ines Caloisi (Presidente Associazione TIA Formazione Internazionale). Contributi tecnici aggiuntivi sono previsti da: ASN WEB e CESUE. La lingua in cui verrà svolto il corso sarà prettamente l'Italiano. Per ogni ulteriore informazione rivolgersi all'Ufficio Stampa TIA: Tiaufficiostampa@gmail.com. L'ultimo seminario previsto per gennaio 2013 e non comporterà costi. Il corso è diretto a persone che abbiano il requisito minimo del titolo di studio di scuola media superiore e verrà rilasciato l'attestato di partecipazione. (SUPERMONEYNEWS)

PREMIO ILARIA ALPI:CARCERI, ILVA, CAMORRA SONO I TEMI VINCENTI DELLA DICIOTTESIMA EDIZIONE. IL MIGLIOR REPORTAGE A FRATELLI E SORELLE DI CUPISTI

324-180-premio-ilaria-alpi_foto-riccardo-gallini_01_ridIl sovraffollamento delle carceri, gli ultimi criminali nazisti, l'Ilva di Taranto, i traffici di uomini e di rifiuti tossici, la camorra e la sacra corona unita. Sono di network stranieri e di televisioni locali, di web-tv e di emittenti nazionali, i video vincitori della diciottesima edizione del Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi, la manifestazione promossa a Riccione dall'associazione Ilaria Alpi in memoria della reporter del Tg3 uccisa nel 1994 a Mogadiscio insieme all'operatore Miran Hrovatin. "Elemento comune dei lavori premiati è un esercizio del giornalismo che non ha più differenze tra emittenti locali, nazionali e web, è giornalismo punto e basta, vero giornalismo" spiega Luca Ajroldi, una vita alla Rai come inviato di guerra, caporedattore agli esteri e vicedirettore del Tg2, quindi direttore del tg di Tmc e della testata online Il Journal, da sempre nella giuria del Premio Ilaria Alpi fino a diventarne il vicepresidente. "Qualche differenza, naturalmente, c'è nel linguaggio, nelle tecniche di realizzazione visiva, nella costruzione del racconto." - continua - "In questa messe di video di alto livello qualitativo e di grande interesse giornalistico, il lavoro della giuria è stato difficile, quasi doloroso, tutti i finalisti sarebbero stati degni di una menzione".
Il premio al miglior servizio da tg va a Giulio De Gennaro del Tg5, autore di una Caccia ai nazisti che si conclude con un'intervista a Werner Bruss, il responsabile dell'eccidio di sant'Anna di Stazzema.
Emilio Casalini di Report vince invece la sezione miglior reportage breve (sotto i quindici minuti) con "Spazzatour: il viaggio andata e ritorno dei rifiuti tossici", che partono dall'Italia, arrivano in Cina dove vengono lavorati e riutilizzati nella fabbricazione di giocattoli, che infine tornano "nelle mani dei nostri figli".
C'è la vita di detenuti e agenti all'interno dei penitenziari italiani in "Fratelli e Sorelle. Storie di carcere" di Barbara Cupisti, il documentario andato in onda su Rai Tre (è una produzione Clipper Media in collaborazione con Rai Teche e Rai Cinema) che si aggiudica il premio per il miglior reportage lungo.
Sulle condizioni dei penitenziari italiani è anche "Il carcere di San Vittore", il servizio di Alessandro Hielscher del Tg2, vincitore del premio Miran Hrovatin riservato ai tele-cineoperatori: il suo è un racconto per immagini all'interno del penitenziario milanese.
Emiliano Bos e Paul Nicol della Radiotelevisione Svizzera sono i vincitore del premio al miglior reportage internazionale. Il loro "Mare Deserto" è una storia di immigrazione e disperazione: un gommone alla deriva per 15 giorni, 63 morti e l'indifferenza delle forze Nato di pattuglia sul Mediterraneo.
Puglia protagonista della categoria miglior servizio di televisioni locali e regionali, con Lucia Portolano della salentina Telerama, che con "Mesagne e la Scu" si lancia sulle tracce della sacra corona unita.
Per la nuova sezione miglior servizio delle web-tv vincono, a pari merito, Attilio Bolzoni con "I nuovi signori di Sabaudia", un'inchiesta realizzata per Repubblica.it che racconta le infiltrazioni camorristiche nell'Agro Pontino, e il lavoro di Claudio Papaianni e Andrea Postiglione del sito dell'Espresso dal titolo "Il bacio del padrino": durante la Festa dei Gigli nel quartiere Barra, i boss arrivano su una Rolls Royce bianca, in un tripudio di palloncini, musica e applausi.
È invece inedito "Kome un palloncino", il video di Massimiliano Cocozza sull'eroica lotta delle persone affette dalle malattie neoplastiche, che vincendo il premio IA Doc Rai si guadagna la messa in onda su Doc3 (Rai 3) e su Rainews.
Per il premio della critica, assegnato da una giuria composta da Paolo Ojetti (Il Fatto Quotidiano), Riccardo Bocca (l'Espresso), Alessandra Comazzi (La Stampa), Antonio Dipollina (La Repubblica), Francesco Specchia (Libero), Maurizio Turrioni (Famiglia Cristiana) e Mirella Poggialini (TV Sorrisi e Canzoni), vincono Alessandro Sortino e Lorenzo De Giorgi di Piazza Pulita con "Schiavi del lavoro", un'inchiesta girata a Taranto, città divisa tra salute e lavoro, dove la gente deve scegliere "se morire di fame o morire di cancro".
Per il terzo anno consecutivo, un premio speciale UniCredit sarà conferito a Hanadi Zahlout e Yara Bader, due giornaliste e attiviste siriane che si sono distinte per il valore e il coraggio con cui hanno denunciato le violenze del regime di Assad.
Il premio speciale al francese Paul Moreira di Prèmieres Lignes, che in "Toxic Somalia: l'autre piraterie" (un reportage andato in onda sull'emittente franco-tedesca Arte), ha intervistato i pirati somali (che accusano l'Occidente di sversare nelle loro acque rifiuti tossici) e dcumentato l'aumento di infezioni e malattie (triplicate in 20 anni), seguendo la strada aperta da Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.
Il premio alla carriera, conferito dal Premio Ilaria Alpi insieme alla Fondazione Unipolis, va invece a Nuccio Fava, uno dei protagonisti del giornalismo italiano e il solo ad avere diretto sia Tg1 sia Tg3. "Nuccio Fava si racconta come un giornalista per caso" - scrive la giuria - "Prima diretta tv l'invasione di Praga, prima direzione mancata quando si oppose al direttore P2 Franco Colombo (lasciando il passo ad Emilio Fede), prima direzione reale al Tg1 dall'87 al '90, sino a quando dette ascolto a Roberto Morrione ed Ennio Remondino e mise in onda l'ormai famosa inchiesta Cia-P2. Cacciato. Stigmate da uomo di servizio pubblico col giornalismo come strumento di crescita civile. E insiste a crederci". (CINEMA ITALIANO)