I giornalisti ripartano dalle persone. L'appello di Ruffini alla conferenza sul 'giornalismo di pace'

Alla Conferenza internazionale sul ‘giornalismo di pace’, il primo intervento è stato quello di Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede.

Il suo è stato un invito a “non trasformare la rete in ciò che non è: un luogo dove più ci si addentra, più si perde la propria identità, l’orientamento, la capacità di distinguere il vero dal falso”.

E i giornalisti devono “ripartire dalle persone”. Altre frasi, riprese dalla sintesi che ne fa AgenSIR: “In un tempo in cui la comunicazione è così veloce, è importante fermarsi un attimo per riflettere su noi stessi e su dove stiamo andando, non possiamo possiamo fermare il tempo, ma possiamo prenderci del tempo”.

Ancora: “Riflettere sul giornalismo di pace significa superare l’ ossimoro di una comunicazione che non comunica, che parla ma non ascolta, che vede ma non comprende, che rischia di produrre incomunicabilità, radicalizzazione, semplificazione e si traduce nel cercare capi espiatori per ridurre tutto al dualismo amico/nemico, ad un’identità fondata sulla negazione dell’identità dell’altro”.

fonte: AgenSIR

Ultima modifica: Sab 13 Ott 2018