La minaccia del taglio delle risorse per l'editoria: a rischio migliaia di posti

La File (Federazione Italiana Liberi Editori) e l’Alleanza delle cooperative italiane cper la omunicazione intervengono sul graduale azzeramento dei fondi a partire dal 2019 deciso dal governo.

A beneficiare di questo fondo – precisano - sono solo testate edite da cooperative di giornalisti o da fondazioni o enti morali, comunque senza scopo di lucro e con l’obbligo in statuto di non dividere eventuali utili. Il contributo e’ dato oggi solo a cinque quotidiani a tiratura nazionale (in quanto editi da cooperative o da fondazioni o da enti morali).

Ci sono poi decine e decine di quotidiani provinciali o regionali che garantiscono una capillare informazione di prossimità, vicina ai territori e ai cittadini (la maggior parte di questi quotidiani sono associati alla File). Beneficiano del contributo pubblico oltre un centinaio tra settimanali e mensili di stampo cattolico, editi da diocesi e parrocchie (la maggior parte dei quali associati alla Fisc).

L’azzeramento dei fondi all’editoria – concludono gli editori-porterebbe alla chiusura di queste centinaia di testate e comporterebbe nell’immediato, come primo risultato, un deficit di libera informazione in decine e decine di province italiane. Inoltre, comporterebbe la perdita di migliaia di posti di lavoro, con un notevole costo a carico dello Stato prima come ammortizzatori sociali e poi come eventuale reddito di cittadinanza.

Ultima modifica: Mar 16 Ott 2018