Vola la pubblicità digitale, ma resta in testa sempre quella in tv

Torna a crescere “a doppia cifra” la pubblicità digitale e sfiora ormai i tre miliardi di euro (+11% rispetto al 2017).

Lo ha detto Carlo Noseda, presidente di Iab Italia (la divisione italiana della più importante associazione della pubblicità digitale), che ha commentato: “Un risultato non da poco, anche perché ogni euro investito nella pubblicità digitale significa ben 25 euro, considerando tutto l’indotto che ruota intorno al business del digital advertising”.
Ma la fetta più grande della torta è certamente quella dei giganti del web, che raccolgono la maggior parte delle risorse ma pagano poche tasse. Per Noseda la web tax è necessaria, “ma il provvedimento va riscritto perché così come è stato formulato rischia di penalizzare le aziende italiane”.

Quest’anno il mercato complessivo della pubblicità raggiungerà 8,4 miliardi di euro in Italia. La parte del leone la fa sempre la televisione (45% del mercato, in leggero calo), seguita dal digitale (32% del mercato in crescita dell’8%).
Sul peso degli ‘Over the top’ non ci sono dati precisi, ma secondo le stime del Politecnico di Milano i colossi del web incamerano il 75% dei 2,97 miliardi di dollari del business 2018 (nel 2015 la quota degli OTT era del 65%).
Il formato che cresce maggiormente è il video: +24% rispetto al 2017, contro il +5% del display advertising e il +9% della ricerca.
Notevole anche la crescita del “programmatic advertising”, +18%, inferiore però rispetto allo scorso anno (+30%).

Ultima modifica: Mar 13 Nov 2018