L'Europa cerca un'alternativa all'attuale 'web tax'

In Europa ci si muove adesso per verificare modalità alternative per ridurre lo scontro, soprattutto con gli Stati Uniti, sull’adozione della web tax:

la Commissione Europea potrebbe fare nuove proposte sulla tassazione digitale, che superino tutte le perplessità sulla cosiddetta ‘web tax’ di oggi.

La tassa del 3% destinata a società come Facebook è sempre stata considerata una misura temporanea da mantenere in vigore fino a quando non vi sarà un consenso più ampio sul piano internazionale. Ma anche per far questo l'Unione Europea ha bisogno di un accordo unanime tra i Paesi membri.
Nel corso dell’ultimo vertice Ecofin le posizioni sono rimaste distanti. La proposta partita dalla Commissione europea è di tassare al 3% il fatturato delle aziende del digitale con giro d’affari europeo superiore ai 50 milioni di euro l’anno. Nel mirino finirebbero almeno 150 imprese, di cui solo una parte americane.

Proprio il timore delle ripercussioni americane ha però causato una brusca frenata della Germania, inizialmente tra i principali sostenitori della web tax europea. Per andare incontro alle esigenze dei tedeschi la Francia aveva proposto un compromesso che prevede la “sunset clause”: una volta che ci sarà una decisione sulla tassazione dei gruppi digitali a livello internazionale nel quadro dell’Ocse, quella soluzione sostituirà la tassa europea.

Ultima modifica: Mer 14 Nov 2018