Solidarietà dell'Ucsi ai giornalisti del Messaggero di Sant'Antonio

I giornalisti del Messaggero di Sant’Antonio sono in sciopero. L’editore ha comunicato infatti la “chiusura della redazione e la cessazione del rapporto di lavoro giornalistico”. Lo hanno scritto in una nota la Federazione nazionale della Stampa Italiana e il Sindacato Giornalisti Veneto, che sostengono la causa dei loro colleghi.

Anche l’Ucsi nazionale esprime solidarietà ai giornalisti coinvolti nella vicenda, auspicando che la crisi possa rientrare e che possa essere revocata la chiusura della redazione.

Ecco il comunicato del sindacato:

Fnsi e Sgv giudicano inaccettabile, prima ancora della comunicazione in sé, la condotta adottata dalla controparte – nella fattispecie la direzione dei frati – che senza scrupolo alcuno ha tolto dal tavolo – convocato per fare il punto sul contratto di solidarietà attivato da un anno – qualsiasi margine di trattativa. Una decisione intollerabile nei modi e nel merito a fronte di violazioni contrattuali, fra cui il rifiuto di esibire il bilancio.

Aggiungono il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, e la segretaria del Sindacato dei giornalisti del Veneto, Monica Andolfatto: “Le perdite economiche, sempre comunicate a voce e senza mai un'analisi puntuale di costi e ricavi, non possono comunque giustificare un tale atteggiamento che fa strame della dignità ancor prima umana che professionale dei lavoratori”. C’è poi un’avvertenza all’editore: “non può pensare di chiudere la redazione, licenziare i giornalisti e continuare a pubblicare la rivista cattolica forse più famosa al mondo”.

I giornalisti del Messaggero di sant'Antonio, in una loro nota, si dicono “increduli e feriti per l'inaudita violenza subita, un attacco alla nostra dignità umana e professionale che ci lascia stupefatti, per modalità e contenuti».

La redazione condanna con fermezza questa “presa di posizione unilaterale, alla vigilia di Natale, alla vigilia del restyling grafico del giornale il cui lancio era previsto nel gennaio 2019 e proprio nel 120esimo anno di pubblicazione della rivista. Non sono stati offerti piani alternativi, non è stato offerto alcun rilancio della rivista, alla rappresentanza sindacale non è mai stato dato in mano un bilancio, non sono state offerte forme di dialogo, non è stato mostrato rispetto alcuno per la competenza e passione sempre profuse nella realizzazione di un'ottima rivista conosciuta e apprezzata in tutto il mondo, diffusa in 270mila copie in abbonamento solo in Italia oltre che sul web, senza contare le copie del Messaggero dei ragazzi, del Messaggero di sant'Antonio edizione italiana all'estero e poi delle edizioni in varie lingue che vengono spedite in 160 Paesi”.

Anche la direzione del Messaggero di Sant’Antonio e Messaggero dei ragazzi è intervenuta per fornire la propria versione:

“Numerosi sono stati i tentativi posti in essere, negli ultimi anni, da parte della Direzione di evitare questo triste epilogo nonostante le ingenti perdite registrate in modo particolarmente evidente già dal 2015 e comunque in questi ultimi decenni. Infatti la decisione arriva dopo un anno di stato di crisi aziendale, aperta e certificata dal Ministero del Lavoro, che ha visto una serie di iniziative volte ad adeguare l’offerta editoriale al mercato di riferimento nonché a ridurre gli alti costi di gestione, nel principale intento di salvaguardare i posti di lavoro: i giornalisti della redazione delle riviste in lingua italiana sono stati posti, da un anno, in contratto di solidarietà mentre negli altri settori aziendali - attraverso un apposito accordo sindacale tra azienda e lavoratori - si è cercato di dare attuazione ad un programma di interventi per ridurre le difficoltà economiche e rilanciare i prodotti editoriali”.

Il comunicato prosegue indicando le ingenti perdite economiche di questi ultimi anni e lasciando aperto tuttavia uno spiraglio:

“La Direzione si è resa disponibile a procrastinare di alcuni mesi la chiusura della redazione, in attesa dei dati di bilancio 2018, anche attraverso la proroga del contratto di solidarietà dei giornalisti, in scadenza il 14 gennaio 2019”.

Ultima modifica: Gio 6 Dic 2018