Aumentano le violenze contro i giornalisti, 2018 'anno nero'
Sembrava evidente una flessione (incoraggiante), ma ora, dopo tre anni, tornano a crescere nel mondo le violenze contro i giornalisti.
Secondo l'ultimo bilancio di Reporters sans frontières (RSF) infatti 80 giornalisti sono stati uccisi nell'esercizio della loro professione (+8%) in questi ultimi dodici mesi.
L’anno prima (2017) erano stati 65. Inoltre 348 sono attualmente detenuti e 60 in ostaggio. Dati "che mostrano una violenza inedita contro i giornalisti", scrive RSF, secondo cui negli ultimi dieci anni sono stati oltre 700 i giornalisti uccisi al lavoro.
Le vittime del 2018 sono per lo più giornalisti professionisti, ben 63 – con un incremento del 15% rispetto allo scorso anno. I “non professionisti” e i “collaboratori” sono 13.
Con 15 morti nel 2018, l'Afghanistan diventa quest'anno il Paese più pericoloso per i giornalisti, seguito dalla Siria (11 morti) e dal Messico (9 vittime).