Primo accordo al Messaggero di Sant'Antonio, 'solidarietà' per un anno. Scongiurati i licenziamenti immediati

E’ stata finalmente raggiunta una prima intesa al Messaggero di Sant’Antonio.

La notizia è stata comunicata dal sindacato regionale dei giornalisti. “Le parti hanno sottoscritto un accordo di solidarietà difensivo della durata di dodici mesi, salvaguardando il posto di lavoro dei giornalisti della redazione del mensile edito dai Frati minori conventuali”, si legge in una nota condivisa con l’editore. Il risultato è stato ottenuto dopo la trattativa avviata a dicembre, poco prima delle festività, e che aveva già portato ad un primo significativo traguardo, puntualmente riportato su questo sito: il congelamento dei licenziamenti che erano stati già decisi.

Il contratto di solidarietà adesso salva (almeno per un anno) i posti di lavoro dei redattori. La segretaria del Sindacato giornalisti Veneto, Monica Andolfatto, ringrazia “quanti hanno contribuito a sbloccare la situazione dopo l'impasse creata dall'annuncio da parte dell'azienda della volontà di chiudere la redazione e interrompere tutti i rapporti di lavoro in essere”. Ricorda l’impegno del presidente e del segretario della Fnsi, Giuseppe Giulietti e Raffaele Lorusso, e poi quello degli attori istituzionali, a partire dall'assessora regionale al Lavoro, Elena Donazzan, che convocando il tavolo fra le parti ha impartito un'accelerazione al confronto, il sindaco di Padova, Sergio Giordani e il vescovo della città, monsignor Claudio Cipolla”. L’ultimo suo ringraziamento va “alle tante colleghe e ai tanti colleghi in tutta Italia che hanno solidarizzato con la redazione del Messaggero unita nel tentare di tutelare il proprio futuro occupazionale”.

La notizia è stata accolta con grande soddisfazione anche dall’Ucsi, che a tutti i livelli (regionale e nazionale) aveva sostenuto la difesa del lavoro giornalistico e auspicato un esito positivo della trattativa.

Ultima modifica: Mer 9 Gen 2019