Articoli scritti dal robot, ci siamo?

Settanta articoli (68, per la precisione), pubblicati in modo automatico. E mica dall’ultimo giornale! Lo ha fatto Il Corriere della Sera e la notizia ha già fatto il giro del web, suscitando i commenti più disparati.

Tutto ruota intorno a Sanremo (in questa settimana segnata dal Festival). Si digitava la data di nascita e nascevano due articoli costruiti ‘ad hoc’: un viaggio nei suoi ricordi sanremesi, scritto in modo tradizionale, con interviste a persone nate nei vari anni di riferimento (Sanremo visto da te); e poi il secondo articolo con i dati del Festival del proprio anno di nascita, scritto grazie a un sistema di automazione.

Niente di particolare, a leggere i testi. Anzi, tutto sommato il risultato è stato quasi banale, scontato. Ma l’esperimento ha suscitato molto interesse.

Non è comunque la prima volta che si ricorre a questo espediente (senza troppa fortuna, peraltro). La prima volta è di una decina di anni fa in Illinois: il robot riuscì a scrivere brevi cronache sportive. Oggi un terzo degli articoli pubblicati da Bloomberg News utilizza in qualche modo un sistema automatico che affianca i giornalisti per i loro articoli finanziari.

Ma l’aspetto più interessante di questo processo di innovazione non è tanto che il computer scriva da solo (i risultati sono spesso deludenti) ma che aiuti il giornalista, segnalando in maniera veloce e automatica tutte le novità che emergono dalla rete e da una molteplicità di fonti.

Ultima modifica: Ven 8 Feb 2019