La crisi colpisce anche le testate solo 'on line', decine di licenziamenti negli Stati Uniti. A rischio soprattutto l'informazione locale

Negli Stati Uniti scatta l’allarme anche per la sopravvivenza delle nuove testate solo digitali: molte sono in difficoltà, licenziano e cercano modelli alternativi a quello della pubblicità, che non rende abbastanza.

Il caso adesso è quello di di BuzzFeed e Vice, tra i siti di informazione statunitensi più innovativi e di successo degli ultimi anni. In questi giorni hanno annunciato il licenziamento di centinaia di giornalisti e dipendenti, con l’obiettivo di riorganizzare le loro attività e ridurre le spese.

Solo nelle ultime settimane, e solamente negli Stati Uniti, sono stati tagliati duemila posti di lavoro nel settore dei media e la questione evidentemente non riguarda sol o i giornali di carta e i media tradizionali.

Mentre alcuni editori tradizionali statunitensi sono riusciti a reinventare buona parte dei loro modelli di business, come Washington Post e New York Times. altri faticano a trovare soluzioni sostenibili e si vedono costretti a tagliare i posti di lavoro. Il problema si sente soprattutto nelle testate locali più piccole, dove i costi per il mantenimento delle redazioni non sono compensati dalle vendite.

Gannett, uno dei più grandi editori di testate locali statunitensi (oltre che del nazionale USA Today), ha avviato il licenziamento di circa 400 persone nelle sue redazioni.

Si calcola che tra il 1970 e il 2016 almeno 500 testate censite dall’American Society of News Editors hanno smesso di esistere. Altre hanno smesso di pubblicare giornalmente, o hanno ridotto il numero di pagine o ancora hanno smesso di stampare il giornale offrendone solamente una versione online. I giornali nazionali, con maggiori risorse e capacità di offrire abbonamenti digitali, hanno prevalso, rendendo sempre più marginali le testate locali.

In Italia i giornali arrancano. Anche quelli più grandi, da noi, hanno perso copie e lettori, come dimostrano i dati sulla loro diffusione. I dati comprendono le copie digitali.

C’è da notare però che i siti dei giornali tradizionali applicano formule miste di abbonamento (carta e digitale), cosa che è meno abituale per chi esiste solo in rete. Il ‘paywall’ infatti potrebbe portarte a un’ulteriore riduzione dei ricavi della pubblicità. a fronte poi dell’incertezza sul numero di abbonati.

Ultima modifica: Mer 20 Feb 2019