Incitamento all'odio, possibili multe a radio e tv

Da giugno prossimo radio e tv italiane dovranno per forza assicurare il rispetto delle persone “contro ogni forma di discriminazione”.

L’Agcom, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, vara infatti il decalogo contro il reato d’odio.

Le sanzioni possono essere pesanti, da 10 a 250 mila euro nel caso in cui “ospiti o conduttori dovessero ledere la dignità dei "soggetti deboli" incorrendo in forme di hate speech”.

Vediamo cosa prevede la delibera n.25/19 dell’Agcom. Per tutte le trasmissioni in diretta “direttori, registi, conduttori e giornalisti dovranno assicurare i criteri di correttezza del linguaggio e del comportamento dei partecipanti, soprattutto quando sono ospiti rappresentanti politici e istituzionali. Sono bandite, dunque, le volgarità, i pregiudizi e le allusioni lesive della dignità umana”.

Anche il pubblico in studio dovrà attenersi alle regole della correttezza. E i messaggi da casa non potranno contenere offese. Naturalmente il compito di vigilare in questi casi spetterà al conduttore.

L’Autorità verificherà anche l’osservanza dei principi o di eventuali violazioni “in caso di dibattito su una notizia che possa riguardare i soggetti a rischio discriminazione quando in studio o in collegamento ci saranno i loro rappresentanti”.

Ultima modifica: Sab 23 Feb 2019

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