Presidenti regionali dell'Ordine dei giornalisti chiedono misure di rilancio e azioni unitarie

In un contesto difficile, segnato da una profonda crisi economica e occupazionale, intervengono con una nota i presidenti degli Ordini regionali dei giornalisti e chiedono una risposta unitaria della categoria.

«Il panorama dell'informazione in Italia – si legge - fa registrare quasi quotidianamente nuove criticità. Dopo la chiusura de 'La città' di Salerno, anche 'La Gazzetta del Mezzogiorno' non è stata in edicola per lo sciopero dei giornalisti. Questa ennesima crisi si inserisce poi in un clima preoccupante che, in tutto il Paese, vede minacciate l'occupazione, le condizioni di lavoro degli operatori dell'informazione e, più in generale, vede sotto attacco giornali, giornalisti e libertà di stampa nel suo complesso».

«Un'aggressione – prosegue la nota– che si traduce, tra l'altro, in provvedimenti tesi a tagliare drasticamente il sostegno pubblico per piccole testate, cooperative giornalistiche, fondazioni senza fini di lucro. Decisioni che avranno come inevitabile effetto la riduzione al silenzio e la cancellazione di molte voci in tutta Italia».

Alla fine si auspicano azioni coordinate e unitarie della categoria «che abbiano quale unico obiettivo l'interesse del giornalismo e del diritto dei cittadini a una informazione obiettiva, indipendente, plurale. I colleghi non comprenderebbero comportamenti e azioni diverse».
Dai presidenti regionali parte anche la richiesta di una convocazione del Coordinamento degli Enti della categoria per mettere a punto le misure necessarie ad arginare questa difficile congiuntura. Una necessità ancora di più adesso che il governo si prepara a convocare gli ‘Stati Generali’ dell’informazione.

Ultima modifica: Mer 6 Mar 2019