I 35 anni di 'Toscana Oggi'. Tarquinio: 'chi ha le idee chiare dà fastidio'

Ha festeggiato i suoi 35 anni di vita “Toscana Oggi”, il settimanale delle diocesi toscane, “giornale cattolico dichiarato, attento a quello che avviene nel mondo ecclesiale, ma anche nella società civile a partire da quella del proprio territorio”. Quella del 20 marzo a Firenze è stata una cerimonia semplice ma emozionante, per chi in tutti questi anni ha reso possibile questa presenza così attenta e qualificata.

“Un’attenzione – viene detto – che è stata resa possibile dall’impegno della Conferenza episcopale toscana, dalla professionalità di redazioni (centrale e locali) sempre più organizzate in poli unici dell’informazione e da una schiera di collaboratori di grande prestigio.

Il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze e presidente della Conferenza episcopale toscana ha parlato dei media come “strumento indispensabile per mantenere viva la missione della comunicazione del vangelo, che è il nostro compito nella storia”.

Per Marco Tarquinio, direttore di “Avvenire” "chi ha le idee chiare oggi dà fastidio". “E’ un dato di fatto che in questo momento stanno facendo di tutto per affievolire le voci della stampa del territorio e dei giornali d’opinione che hanno la caratteristica di essere fatti in cooperativa e con statuto ‘no profit’.

Riportiamo per intero il contributo che il direttore di “Toscana Oggi” Andrea Fagioli ha scritto nei giorni scorsi per celebrare questo anniversario.toscana oggi vignetta

di Andrea Fagioli

Trentacinque anni fa, all'inizio del 1984, si moltiplicavano le edizioni di «Toscana Oggi». Alle due iniziali (Firenze e Prato) se ne aggiungevano altre dieci. È per questo che il settimanale toscano festeggia il 35° anniversario in questi giorni anziché il 18 dicembre come vorrebbe la data di quel «piratesco» primo numero uscito a una settimana dal Natale del 1983. Al progetto si lavorava da tempo, ma l'abbandono della catena umbra e della tipografia di Città di Castello da parte de «La Voce di Prato» spinse a una partenza non più rinviabile. Adesso le diocesi che aderiscono al progetto sono quindici.

Un settimanale unico, con più edizioni, nella regione dei mille campanili, è di per sé una scommessa vinta. È stato sottolineato più volte, perché è la vera caratteristica di questo giornale. Una formula che lo rende abbastanza diverso dagli altri settimanali cattolici del resto d'Italia. Ma in questi trentacinque anni «Toscana Oggi» ha rappresentato anche l'immagine unitaria del mondo cattolico toscano raccontando la vita delle singole Chiese della regione ed affrontando i temi dell'attualità.

Settimanale delle diocesi, giornale cattolico dichiarato, attento a quello che avviene nel mondo ecclesiale, ma anche nella società civile a partire da quella del proprio territorio. Un'attenzione resa possibile dall'impegno della Conferenza episcopale toscana, dalla professionalità di redazioni (centrale e locali) sempre più organizzate in poli unici dell'informazione e da una schiera di collaboratori di grande prestigio. Non è possibile nominarli tutti, ma hanno dimostrato da sempre un attaccamento e un affetto commoventi nei confronti del settimanale. È anche certo che in questi trentacinque anni «Toscana Oggi», come tutti gli altri giornali diocesani, abbia vissuto tempi migliori degli attuali, sia per quanto riguarda la vitalità delle diocesi, sia per le sorti della carta stampata.

Stiamo attraversando una crisi difficile, ma guai a farsi prendere dallo sconforto o dal «riduzionismo».

Anzi: dopo la scommessa del settimanale unico con più edizioni a garantire le singole identità, «Toscana Oggi» sta scommettendo da tempo sulla multimedialità con il giornale on line, l'app, i social, il portale internet, gli altri siti delle diocesi, la collaborazione con le tv cattoliche attraverso il Consorzio Toscana Link. Se dunque «Toscana Oggi» ha una storia e un'identità precisa, mira ora ad avere un futuro senza rinunciare a quell'identità.

Ultima modifica: Mer 20 Mar 2019