'Stop al taglio dei fondi'. Anche la Fisc chiede una moratoria al governo. Intanto l'Inpgi vuole includere i comunicatori

Ci sono due notizie di rilievo che riguardano il mondo della comunicazione, in queste ore.

La prima è che adesso Fisc, Alleanza cooperative comunicazione e File (‘editori indipendenti’) si aggiungono a Fnsi, Ordine dei Giornalisti e Uspi e chiedono al governo “una moratoria immediata del taglio del fondo per il pluralismo, in attesa che il percorso di rivisitazione normativa avviato dal sottosegretario per l’editoria Vito Crimi giunga a compimento”.

La nota delle associazioni ricorda che il settore è stato interamente riformato da appena due anni ed evidenzia che si profila una nuova grave crisi occupazionale, “ben più costosa del fondo per il pluralismo”. Tutto questo mentre ancora è bloccata di fatto l’erogazione dei contributi all’emittenza locale, a causa anche di alcuni ricorsi al tribunale amministrativo.

Nel frattempo l’Inpgi (l’ente di previdenza dei giornalisti) chiede di allargare la platea degli iscritti includendo i professionisti della comunicazione. “L’emendamento – dice la presidente dell’Inpgi - è un cambiamento culturale. Vogliamo accogliere nella nostra casa anche chi fa il mestiere del comunicatore. Le professioni del giornalista e del comunicatore, anche per via dei cambiamenti tecnologici, sempre più si incrociano e si affiancano, in alcuni casi si sovrappongono. Non sono più due mondi paralleli e distinti”.

Ultima modifica: Sab 30 Mar 2019