Nuovo stop ai contributi per le tv locali. C'è un altro ricorso. Per Lorusso (Fnsi) 'a rischio migliaia di posti di lavoro'

La vicenda dei contributi che spettano alle tv locali diventa sempre più intrigata e rischia davvero, a detta di editori e lavoratori, di far saltare tutto il sistema e distruggere un comparto che dà lavoro a migliaia di persone.

La notizia (brutta) di queste ore è che la parte dei contributi statali del 2016 (che deve essere ancora liquidata dal Ministero) resta bloccata per l’ennesimo ricorso di un’emittente al Consiglio di Stato. La decisione è attesa tra un mese, il 9 maggio.

Tra i primi ad esprimere preoccupazione e disappunto è stato il segretario generale della Fnsi Raffaele Lorusso: “Fermo restando il diritto di agire in giudizio, questa telenovela sta mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro in tutta Italia. La mancata erogazione dei contributi del 2016 sta mettendo in ginocchio tutte le emittenti locali, con inevitabili ripercussioni sul pagamento delle retribuzioni ai giornalisti e ai lavoratori e sulla stessa tenuta occupazionale”.

Anche stavolta, davanti al Consiglio di Stato, il sindacato sosterrà le ragioni dei giornalisti e del lavoro.

Nei giorni scorsi il Tar del Lazio aveva chiarito che l'accantonamento del 10 per cento effettuato in via prudenziale dal Ministero dello Sviluppo economico è più che sufficiente a soddisfare le eventuali pretese dei ricorrenti. Finora le emittenti hanno ricevuto il 50 per cento dei contributi del 2016, una tranche ulteriore del 40% doveva essere liquidata in questi giorni, dopo il via libera del Tar.

A fronte di questa incertezza ancora non si conoscono gli esiti delle verifiche sulla graduatoria del 2017, che non è stata ancora pubblicata nella sua versione definitiva. Anche in questo caso il ritardo rischia di paralizzare il settore, con ricadute occupazionali tutt’altro che trascurabili.

Ultima modifica: Lun 8 Apr 2019