Il diritto all'informazione, termometro della democrazia

Oggi, 3 maggio, è la Giornata mondiale della libertà di stampa. Ma come nacque questo diritto? Come si è affermato? In che modo si declina oggi? Ogni settimana ospiteremo un piccolo ma significativo contributo di un giovane studioso, che oggi è andato alle radici di questo diritto fondamentale per tutti noi (ar)

Marco Fornasiero

È noto a tutti: oggi la comunicazione è politica. Così in questa rubrica cercheremo di ricostruire il percorso di integrazione e di evoluzione del diritto all’informazione in Italia con uno sguardo particolare al rapporto tra il mondo della politica e quello della comunicazione.

Il diritto all’informazione è sancito dall’art. 21 della Costituzione italiana. Il percorso della sua definizione, giunto con la conclusione dei lavori dei padri costituenti e la promulgazione della carta costituzionale nel 1947, è stato tutt’altro che semplice.

Il primo punto per inquadrare la cornice nella quale si inserisce il diritto all’informazione è rappresentato dal Bill of rights, la Dichiarazione dei diritti politici e civili inglese del 1689. Si tratta di un documento poco conosciuto ma rivoluzionario per il contesto storico dell’epoca, ha permesso di nascere alla prima monarchia costituzionalizzata in cui i poteri del sovrano venivano delimitati a favore del riconoscimento di diritti e di una maggiore tutela dei cittadini (1).Tutte le materie che prevedevano uno stanziamento economico da parte del Re non potevano essere approvate senza il consenso del Parlamento. In questo contesto culturale, che ha portato alla nascita delle democrazie liberali, trova spazio la libertà di espressione, prima concessa ai membri del parlamento poi ai cittadini.

Sussiste dunque un rapporto intrinseco tra la libertà di espressione e la nascita degli stati liberali. Lo spiega l’immagine della fisarmonica: come essa si restringe e si dilata in base al suono che emette, così le libertà di espressione e di informazione hanno trovato una maggiore e una minore applicazione e tutela in relazione alla forma di stato e di governo. Contestualmente alle rivoluzioni di fine XVIII secolo, il diritto all’informazione ha cominciato ad essere riconosciuto formalmente nelle costituzioni di alcuni dei principali Paesi. A cominciare dalla Francia con la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789, che all’articolo 11 riconosce come “la libera manifestazione dei pensieri e delle opinioni è uno dei diritti più preziosi dell’uomo; ogni cittadino può dunque parlare, scrivere, stampare liberamente, salvo a rispondere dell’abuso di questa libertà nei casi determinati dalla legge” (2) . Anche il 1° emendamento della Costituzione degli Stati Uniti del 1791 garantisce la libertà di parola e di stampa prevedendo che il Congresso non possa apportarne alcune limitazioni.

Così tra i diritti afferenti la sfera della comunicazione (come il diritto di espressione e il diritto all’informazione) e la politica (intesa nella sua categoria più ampia), esiste, fin dal loro riconoscimento giuridico, un legame naturale non solo per quanto riguarda il loro riconoscimento ma anche per quanto attiene alle loro funzionalità. Non a caso questi vengono riconosciuti tra i diritti fondamentali dell’uomo: la loro mancata tutela potrebbe comportare la limitazione anche di altri diritti, individuali ed associativi, come il diritto di voto. Per questo quando il diritto all’informazione viene mortificato in democrazia rimanda sempre alla febbre del sistema. Ai corpi sociali e alla cultura politica invece rimane la responsabilità di curare la malattia che l’informazione segnala (articolo 21 - parte 1- segue)

(1) La Bill of Rights del 1689 rientra nel novero dei documenti fondamentali per la storia del parlamento inglese assieme alla Magna Charta del 1215 e alla Petition of rights del 1628

(2) Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, art. 11, Parigi, 1789, www.scienzepolitiche.unical.it

Foto tratta da archivio https://nccs.net/blogs/americas-founding-documents/bill-of-rights-amendments-1-10

Ultima modifica: Ven 3 Mag 2019