Il mondo dimenticato dai nostri telegiornali

Quale spazio hanno le notizie dall’estero nei nostri telegiornali? E’ stato presentato a Roma, all’interno del Festival dei Diritti Umani, il secondo rapporto 'Illuminare le periferie'.

E da questo emerge che ci sono notizie che restano alla periferia. Perché sono luoghi o temi dimenticati o scarsamente raccontati. Certo, quello che accade all’estero ci arriva più di prima quando accadono fatti eclatanti. Nel biennio 2016-2017, a causa di molteplici terribili attentati, la percentuale era del 20%, adesso è tornata a meno del 10% delle news, come cinque anni fa. Viceversa nell’ultimo periodo è considerevolmente aumentato lo spazio dato al tema dell’immigirazione.

Tutto questo emerge dalla seconda edizione di un'indagine “quantitativa e qualitativa che racconta quanta informazione arriva nelle tv italiane su temi internazionali e sociali”.

L’hanno curata la Cosep Onlus e l’Osservatorio di Pavia. Alla presentazione c’erano Anna Meli della Ong, Vittorio Di trapani, segretario dell'Usigrai, Giuseppina Paterniti, direttore del Tg3 e Ivana Tamai, dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo.

Politica (con il 33% ), cronaca (con il 29%) e soft news (con il 17%), nel 2018, occupano messe insieme l’80% dell’agenda degli esteri. Negli ultimi anni di rilevazione non superava il 55%.

Guerre, conflitti e tensioni costituiscono la penultima voce (con il 4%), il dato più basso in 7 anni. Anche i paesi come la Libia e la Siria, teatro ancora oggi di conflitti, di scontri e di vittime, entrano nell’agenda degli esteri in modo marginale.

Ormai del tutto “dimenticati” dall’attenzione dell’informazione di prima serata, vi sono paesi come l’Iraq e l’Afghanistan.

I tg Rai (soprattutto il Tg3) e il tg de La7 danno più spazio agli esteri, molto più di quelli Mediaset. Sette notizie su dieci riguardano Europa e Nord America. Seguono l’Asia (12%), il Medioriente (11%).

Pensate che sull’Africa ci sono state appena 440 notizie contro le 1.152 di due anni fa. Quando se ne parla, lo facciamo soprattutto per la cronaca, per incidenti o disastri naturali, e per questioni legate all’immigrazione.

Ultima modifica: Mar 14 Mag 2019