Nuove professioni della comunicazione, il confronto agli 'stati generali'

Le nuove professioni della comunicazione emergono nel confronto degli ‘stati generali dell’editoria’.

E sono tre i temi più dibattuti in quest’occasione: inquadramento giuridico delle nuove figure professionali del mondo della comunicazione e del giornalismo, protezione dei contenuti, previdenza.

Sono intervenuti il presidente dell’Assoblogger, Alessandro Angelellli, Emanuele Nenna, presidente dell’UNA (Aziende della comunicazione unite), Claudio Bernardi presidente di FPA (Fotoreporter professionisti associati), Cristina Pantaleoni, presidente GV Press – Associazione italiana giornalisti videomaker, Francesco Di Costanzo, presidente P.A. Social, Pier Donato Vercellone, presidente Ferpi (Federazione relazioni pubbliche italiane), Roberto Piccinini numero uno di AIRF (Associazione italiana fotoreporter e fotografi) Roberto Tomesani, presidente nazionale TAU visual, fotografi professionisti.

Dal confronto viene fuori che le norme non ci sono o, se anche un quadro di riferimento c’è, talvolta non viene applicato a dovere. Il caso più evidente è quello della legge 150/2000 sulla Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni. Una legge il cui aggiornamento è sollecitato da tutte le parti presenti.

Ultima modifica: Mer 5 Giu 2019