Cambio al vertice del sindacato mondiale, eletto giornalista del Marocco. Era stato perseguitato e imprigionato

Il Congresso del sindacato mondiale dei giornalisti (IFJ), la più grande organizzazione mondiale di giornalisti (fondata nel 1926), ha eletto il suo nuovo vertice:

Younes M'Jahed, già prigioniero politico in Marocco, diventa il presidente (prende il posto del belga Philippe Leruth) nel suo Paese, il Marocco, e attualmente vicepresidente senior della Ifj.

La peruviana Zuliana Lainez è la vicepresidente senior, l'indiana Sabina Inderjit e il russo Timur Shafir sono i vicepresidenti e il britannico Jim Boumelha è tesoriere onorario.

E’ la prima volta, ed è un aspetto molto importante, che un giornalista africano viene eletto in questa posizione.
Il segretario generale della Federazione della Stampa Italiana Raffaele Lorusso è stato il più votato tra gli europei ed è stato confermato nel comitato esecutivo. Le istanze presentate dagli italiani, sotto forma di mozioni, sono state votate all’unanimità: riguardavano il salvataggio di Radio Radicale e la battaglia “contro i tagli e i bavagli”.

“Non esiste democrazia senza buona informazione - ha detto Lorusso - difendere l'informazione oggi significa difendere la democrazia dalla dittatura degli algoritmi e dai nuovi fascismi”.

Ultima modifica: Sab 15 Giu 2019