I 130 anni del Wall Street Journal: 'nacque per dare informazioni serie in un mercato che si espandeva'

Il Wall Street Journal ha compiuto 130 anni. Il primo numero uscì l’8 luglio 1889.

È certamente uno dei giornali finanziari più diffusi e autorevoli al mondo (un milione di copie e 2,5 milioni di abbonamenti tra carta e digitale). Ha la caratteristica anche di dividere in maniera netta chi si occupa di news e chi di opinioni.

Per celebrare questo anniversario è stato pubblicato uno speciale che raccoglie le prime pagine con i fatti più importanti di questi decenni. C’è il primo film a colori della storia, c’è la grave crisi petrolifera del 1973, c’è la nascita dell’euro..

Oltre che una versione statunitense – pubblicata a Manhattan – ne ha una europea fatta a Bruxelles e una asiatica a Hong Kong.

Nel 1947 ha vinto il primo dei suoi 37 premi Pulitzer. Dopo l’acquisizione da parte di Murdoch il Wall Street Journal ha iniziato a competere anche con il New York Times. 
In un testo è raccontata la storia del giornale, che di fatto “iniziò nel 1882, quando i giornalisti Charles Dow, Edward Jones e Charles Bergstresser fondarono la società editoriale Dow Jones & Company. Inizialmente pubblicavano brevi bollettini finanziari, che venivano consegnati a mano agli operatori della borsa di Wall Street a New York. Poi li aggregarono in un riassunto che veniva stampato ogni giorno, il Customers’ Afternoon Letter, che nel 1889 diventò ufficialmente il Wall Street Journal, un giornale di quattro pagine che usciva di pomeriggio”.

Nel suo editoriale il direttore Matt Murray ha ricordato che la sua nascita rispondeva al bisogno crescente di notizie oggettive in un mercato che cresceva ma che era invaso da notizie poco attendibili.

Ultima modifica: Mar 9 Lug 2019