Inpgi, l'obiettivo ora è quello di allargare la base contributiva

Sembrava un po’ rasserenarsi il clima attorno alla Cassa di previdenza dei giornalisti. Ma è durato poco, perchè di nuovo sono esplose le tensioni tra sindacato dei giornalisti e sottosegratario al'editoria.

Intanto diciamo che il 18 luglio il Cda dell'Inpgi ha approvato la delibera che segna il percorso dei prossimi mesi, secondo quanto previsto da ‘decreto crescita’.

Questo percorso – secondo quanto riporta l’agenzia Ansa – “sarà incentrato su possibili provvedimenti efficaci e non punitivi: non siamo qui per punire un'intera categoria, né per garantire privilegi". L’obiettivo indicato anche dal governo è di evitare il commissariamento e anche la possibile confluenza nell’Inps (che avrebbe costi altissimi).

La presidente Marina Macelloni spiega comunque che «l'unica strada davvero utile a garantire la tenuta dei conti è l'allargamento della base contributiva». Anche il legislatore or lo mette nero su bianco. Il problema, evidentemente, non è di cattiva gestione, ma della platea di contribuenti.

«Il modello professionale e il mercato del lavoro sono cambiati e l'istituto deve adattarsi al cambiamento. L'ampliamento della platea dei contribuenti è l'unico modo per garantire l'autonomia dell'ente e al contempo tutele e diritti agli iscritti», ha spiegato la presidente.

Anche il segretario generale della Fnsi Raffaelo Lorusso ha espresso soddisfazione per le scelte del governo, definite di buon senso. Poi ha aggiunto che oltre all’allargamento della base contributiva è necessario porre al centro dell’azione politica il tema del lavoro, anche in questo settore.

«Al contrario – ha aggiunto - tutti gli interventi degli ultimi anni nel settore dell'editoria sono andati a cancellare posti di lavoro, con denaro pubblico elargito per pensionamenti anticipati senza che a questo esborso si accompagnassero politiche di contrasto al precariato e al lavoro irregolare».

Proprio per questo il 12 settembre a Roma, nella sede della Fnsi, si discuterà di lavoro e previdenza nel settore dell'informazione.

Nelle ultime ore però lo stesso Lorusso è stato protagonista di un'altra polemica con il governo, in particolare con il sottosegretario Crimi. Tutto nasce dalla presenza nel Cda di Inogi di due membri di nomina governativa, espressi dal governo precedente. Crimi critica questa situazione, ma il segretario della Fnsi commenta: "Può sostituirli in qualsiasi momento". Per Lorusso invece è in atto "l'ennesimo attacco all'informazione e all'Inpgi".

Ultima modifica: Ven 19 Lug 2019