Maxi multa per Facebook dopo lo scandalo privacy. Ma niente di più

E alla fine diventò tutta una questione di soldi. Con una maxi multa da cinque miliardi di dollari (frutto di un faticoso patteggiamento) Facebook azzera le colpe dello scandalo Cambridge Analytica.

Certo, è la più alta sanzione della Federal Trade Commission, ma è una mossa che chiude le indagini sulle continue e ripetute violazioni della privacy di tanti utenti. E’ vero che ora Facebook dovrà migliorare le sue pratiche interne sulla tutela dei dati personali. Dovrà ad esempio ‘schermare’ i numeri di telefono dei suoi iscritti e soprattutto dovrà segnalare ogni eventuale (anche piccola) infrazione. Un comitato indipendente sorveglierà le misure per la privacy. E il comitato deciderà anche senza il voto dell’azionista di maggioranza, Mark Zuckerberg.

Gli analisti convegno che per il social network si tratta di un buon accordo, pur se oneroso. Gli osservatori rilevano che il potere di Facebook non è stato neppure scalfito. L’unico vero rischio – si dice – è che si sviluppino ancora altre indagini, su altri fronti. Magari anche su quella nuova criptovaluta che stat preoccupando l’intero sistema finanziario globale.

Ultima modifica: Gio 25 Lug 2019