Contributi all'editoria, la Consulta fa chiarezza

La Corte costituzionale interviene sul tema dei contributi per l’editoria e conferma che rientra nella discrezionalità del legislatore affidare al governo la determinazione della loro misura. Aggiunge però che “non è ragionevole la mancanza di criteri certi e obiettivi”.

La sentenza ha il numero 206 ed è stata depositata il 25 luglio (relatore Giancarlo Coraggio).

In pratica, viene rilevato da Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi, “pur non riconoscendo l’esistenza di alcun diritto soggettivo delle imprese editoriali a ricevere contributi pubblici, la Consulta ribadisce che tutelare e sostenere il pluralismo dell’informazione è un imperativo costituzionale”.
“Adesso – continua Lorusso – si rende necessario l’intervento del Parlamento per ridefinire tali criteri e obiettivi”.

Ultima modifica: Sab 27 Lug 2019

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