I giovani e le notizie: c'è poco interesse. Meglio quelle locali, spesso basta la prima fonte

Interessante monitoraggio fatto da Comscore nel mese di luglio sul rapporto tra giovani e informazione.

Emerge che il canale principale è ormai quello dei social network, ma nel caso di una ricerca attiva di notizie sui fatti di cronaca vengono cercati soprattutto i siti di news. Tutto avviene ormai attraverso lo smartphone, sempre più spesso attraverso gli aggregatori automatici.

Il paragone colloca i nostri ragazzi più avanti di inglesi e americani. Resta però il sostanziale disinteresse verso le notizie, che in molti casi vengono definite addirittura ‘stressanti’.
La tendenza cambia con l’età, ma il paragone con il mondo anglosassone ancora ci premia: il 59% degli italiani nella fascia d’età 23-38 anni e il 66% di quelli tra i 35 e i 54 anni infatti si dice “assiduo lettore di news”.

Le notizie più affidabili, anche perché probabilmente le più verificabili, sono quelle locali. Quelle internazionali sembrano ispirare più fiducia di quelle nazionali.

Altro aspetto interessante della ricerca: ai più basta la prima fonte. Accade per l’80% del campione. E così molti si fermano al post sui social.

Siamo disposti a pagare per l’informazione? Mica tanto. Solo i giovani adulti disposti a farlo raggiungono una percentuale sensibile (12%). Per i più giovani non ne vale mai la pena. Ma sono dispsoti invece a pagare per lo streaming musicale e soprattutto per i videogiochi.

Ultima modifica: Mar 15 Ott 2019