Giornalisti, per prova di idoneità non ci sarà più obbligo dei corsi

Si alleggerisce il percorso di preparazione all'esame di idoneità professionale per i giornalisti. Non è più obbligatoria infatti la partecipazione a tutti i corsi propedeutici (frontali e online).

Lo ha deciso il Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti. “L'obbligo - scrive l'Ordine in una nota - era stato introdotto nel 2005 per tutti i praticanti e dal 2013, con modalità in parte diverse, valeva anche per i giornalisti pubblicisti nell'ambito del percorso previsto dall'istituto del ricongiungimento”.
La decisione nasce dalla “volontà di limitare i costi di partecipazione all'esame di idoneità a carico dei colleghi praticanti in un momento di grave sofferenza per la categoria”.

Quindi, a partire dalla prossima sessione d'esame (132/a, prova scritta 28 aprile 2020) non occorrerà documentare la frequenza obbligatoria ai corsi di formazione o di preparazione teorica anche "a distanza", della durata minima di 45 ore. Per i pubblicisti che aspirano al ricongiungimento la verifica dei requisiti prescritti, effettuata dall'Ordine regionale, costituirà titolo, con decorrenza retroattiva di 18 mesi, per l'iscrizione nel registro dei praticanti e consentirà la partecipazione all'esame.

Ultima modifica: Mar 22 Ott 2019