Presidente Inpgi: irrinunciabile l'allargamento ad altre figure professionali

C’è una perdita ulteriore di posti di lavoro nel sistema dell’informazione. Lo conferma nella sua relazione la presidente dell’Inpgi (l’istituto di previdenza dei giornalisti) Marina Macelloni.

“I numeri dei bilanci di assestamento 2019 e preventivo 2020 confermano gli andamenti che abbiamo visto negli anni scorsi con un’ulteriore perdita, nel primo semestre di quest’anno, di 400 posti di lavoro”.

Di qui, come sappiamo, la scelta di ‘allargare’ la platea di iscritti, che dal 2023 potrà essere allargata nuove figure professionali che “svolgono attività affini e in molti casi sovrapponibili”.

Macelloni dice che è un risultato importante: “ci siamo riusciti perché non abbiamo chiesto soluzioni a spese della fiscalità generale ma abbiamo portato un progetto moderno di riconoscimento del mondo del lavoro che cambia e delle modalità per intercettarlo”. Ancora: “siamo stati ascoltati perché siamo un soggetto istituzionale credibile, forte della sua autonomia e della sua capacità di sostenere concretamente centinaia di aziende e migliaia di colleghi travolti dalla crisi del settore”.

Rivendicando una oculata gestione dell’ente, Macelloni parla degli obiettivi futuri: “entro il 30 giugno prossimo faremo una riflessione su ulteriori misure di contenimento della spesa e di aumento delle entrate”.

Ultima modifica: Gio 31 Ott 2019

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