A Milano il confronto su 'Editoria 5.0'. Il sindacato rilancia, aperture dal governo

Di fronte alla crisi dell’editoria, serve un confronto che porti ad una svolta reale. Che per il segretario generale della Fnsi Raffaele Lorusso non può essere fatta di annunci e proclami.

L’appello ( che è anche un monito) è stato fatto al sottosegretario Andrea Martella durante il convegno promosso a Milano nella sede dell'Associazione Lombarda dei Giornalisti.

TCosa ha detto Lorusso? Quali priorità ha indicato? “E’ necessario il sostegno pubblico al settore; serve una riflessione complessiva su tutte le criticità del sistema dell'informazione; vanno esaminate anche le posizioni dominanti dei cosiddetti 'Over the top'; va data attuazione alla direttiva europea su diritto d'autore, riconoscendo il principio che chi utilizza lavoro altrui lo deve pagare”. Queste sono le prime cose, ma Lorusso ha parlato molto anche della qualità sempre più precaria del lavoro giornalistico.

Una preoccupazione forte è sui prepnesionamenti. “Il meccanismo non deve prevedere finanziamenti a chi è interessato a usarli ormai strutturalmente solo per abbattere il costo del lavoro senza garantire corretti inquadramenti contrattuali e retribuzioni dignitose”.

Alle richieste del sindacato, che tuttavia mostra un’apertura di credito su questo fronte al nuovo governo, ha fatto seguito la risposta del sottosegretario. “Puntiamo ad una legge per l’editoria 5.0, in analogia al 4.0 per l’industria”. Condivide la volontà del confronto, dice che “il sostegno pubblico al settore dovrà essere consolidato: i contributi diretti dovranno rimanere, così come i contributi indiretti”.

Martella si è occupato di Inpgi (“Conte dovrà istituire un tavolo per trovare una soluzione adeguata, di qui al giugno 2020, termine per possibile commissariamento”) e sui prepensionamenti ha detto che sono possibili ancora delle modifiche a quanto è emerso finora.

Ultima modifica: Lun 2 Dic 2019