Il governo e l'informazione locale: 'un bene da difendere'. Ma il contesto cambia in continuazione

Si parlava di “democrazia e pluralismo dell’informazione”, in una iniziativa che si è svolta a Bologna e a cui è intervenuto il sottosegretario all’editoria Andrea Martella.

Proprio lui ha parlato dell’informazione locale e l’ha definita “un presidio per la nostra democrazia, un bene che deve essere difeso. Il governo si impegnerà per farlo rilanciando il settore dell’editoria e del giornalismo a partire proprio dalla dimensione locale che è fondamentale per dare un servizio ai cittadini”.

A quali strumenti pensa il governo? Martella dice di voler sostenere la produzione caratcea e al tempo stesso la trasformazione digitale. “E’ un lavoro complesso, ma credo che debba essere fatto perché la libertà e il pluralismo sono fondamentali per il nostro assetto democratico”.

Lodevoli intenzioni, certamente, che si inseriscono in un contesto profondamente nuovo. Ad esempio Google introdurrà nei prossimi mesi un nuovo strumento chiamato Trending Topics, che “fornirà in tempo reale una fotografia tratta da Google Trends per aiutare le redazioni a comprendere al meglio gli interessi dei lettori e ad orientare le proprie scelte editoriali”.
In questo modo i giornalisti riconosceranno gli articoli più letti e gli argomenti generali più popolari nelle proprie regioni. Tutto questo potrà avvenire anche in tempo reale, sulla base dei clic sul computer. Una iniziativa da seguire con attenzione, ma che certo cambierà ancora un po’ il nostro mondo di riferimento, anche quello dell’informazione locale.

Ultima modifica: Sab 7 Dic 2019