Il vescovo rovescia le parti e interpella i giornalisti. Accade a Milano

Nel giorno della festa di Santa Lucia, il 13 dicembre, l’arcivescovo di Milano Mario Delpini ha interpellato pubblicamente i giornalisti: «Quale giornalismo per quale futuro?».

Un’iniziativa insolita, inedita, che ribalta il ruolo dei giornalisti, abituati a fare le domande e non a riceverle. Le risposte potranno arrivare di qui al 25 gennaio, quando nel capoluogo lombardo si celebrerà la festa del patrono dei giornalisti, San Francesco di Sales. E potranno fin d’ora essere inviate al pprtavoce dell’arcivescovo, don Walter Magni (wmagni@diocesi.milano.it). Troveranno spazio nella pagine milanesi di Avvenire. Oltre ai professionisti della comunicazione e dell’informazione sono invitati a partecipare anche tutti gli animatori parrocchiali della comunicazione e della cultura.

La mia provocazione è di considerare come l’esercizio della professione giornalistica, tramite i diversi media, possa incidere in modo positivo o negativo sul futuro prossimo della società e della città”, scrive mons. Delpini. Che poi individua e circoscrive i temi fondamentali:


1) Il giornalismo al servizio del consenso: quali meccanismi, quali responsabilità, quali contributi positivi, quali rischi sono presenti in una professione che può/vuole orientare il consenso verso un leader politico, verso una forza politica?
2) Il giornalismo e la storia delle persone: l’incidenza della notizia nella fama (buona/cattiva fama) delle persone. Quale dinamismo crea coincidenza tra notizia ed esperienza, oppure contrapposizione tra notizia ed esperienza?
3) Il giornalismo e i rapporti con i popoli: il fatto di cronaca e la valutazione dei popoli. Quali dinamismi definiscono un popolo amico/ostile, simpatico/antipatico? Quali tratti contribuiscono a farsi una certa idea di un Paese, a ritenerlo attraente o insignificante o pericoloso?
4) Il giornalismo e il costume: come la selezione delle notizie contribuisce a far ritenere un comportamento positivo o negativo, accettabile o inaccettabile?
5) Il giornalismo e il futuro: quale tipo di informazione rende il futuro desiderabile o temibile?

Ultima modifica: Ven 13 Dic 2019