Più 'invasione' che 'accoglienza', il nuovo rapporto su media e immigrazione

Sulle prime pagine dei giornali gli studiosi hanno calcolato 1091 notizie dedicate all’immigrazione, in questo 2019 che sta finendo. Un terzo in più dell’anno prima. Ancora di più (4000) sono le notizie nei telegiornali naizonali in prima serata.

Lo leggiamo nel settimo rapporto dell’associazione “Carta di Roma” (leggi qui) realizzato da Osservatorio di Pavia e Osservatorio europeo sulla sicurezza e presentato martedì 17 dicembre alla Camera dei Deputati.

Dice Roberto Cataldi, presidente dell’associazione: “il valore delle parole lo offre il tempo, lo offre la riflessione, l’analisi delle cose che accadono. In un contesto in cui le parole perdono di senso, invece, anche le domande, l’assenza di spazio per le domande, diventa normale”.

Si parla soprattutto della gestione dei flussi migratori (prima voce con il 51%) e della dimensione della società e della cultura (seconda voce con il 23%, 5 punti in più rispetto alle rilevazioni degli ultimi anni). Il tema dell’accoglienza invece si dimezza (è al quarto posto con il 9% di attenzione). Stessa situazione nei notiziari, dove però la percentuale delle notizie sull’accoglienza (8%) rappresenta il valore più basso degli ultimi cinque anni.

I migranti entrano nello ‘spettacolo della politica’. Fanno da contorno o da argomento per la discussione e la presenza di altri attori: gli attori politici. L’attenzione sugli sbarchi e sui flussi migratori, riflettono, dunque, logiche e, talora, interessi ‘politici’. Ma anche e sempre più: ‘mediatici’. Perché gli sbarchi, i migranti, gli stranieri generano preoccupazione. Talora: paure. E le paure fanno spettacolo. Alzano l’audience”.

C’è anche una questione di linguaggio, in particolare per quanto riguarda i termini “migrante”, “rifugiato” e “profugo”. Nel 2019 si registra un forte calo nell’uso di tutti i termini ad esclusione di migrante. Inoltre immigrati, migranti e profughi hanno voce nel 7% dei servizi, 9 punti percentuali in meno rispetto al 2018. “I principali frame narrativi ai quali fare riferimento sono debolezza, alterità, minaccia, e criminalità, lotta per i diritti, manifestazioni di razzismo, comunità”.

Fonte: carta di Roma

Ultima modifica: Mar 17 Dic 2019

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