La messa del card. Parolin nella sede di Avvenire

Non solo “novità”, ma anche “memoria”. Senza questa non c’è identità.
Lo ha detto il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, durante l’omelia della messa nella sede milanese di Avvenire.

L’occasione è storica, perché – ha detto il direttore del giornale Marco Tarquinio – “è la prima volta di un segretario di Stato vaticano nella nostra redazione”.

“Avvenire – continua - è una realtà di laici cattolici al servizio della Chiesa e della società italiana. È ciò che ci fa speciali, vogliamo dare quello che danno gli altri ma con una luce in più”.

C’è una domanda che si è posto, che ha posto il cardinale Parolin: “come riconoscere la Parola nelle migliaia di parole che ogni giorno alimentano la vostra redazione? C’è una bussola con cui orientarsi?”.
Per lui la ripsosta sta “nel ricordare la vostra appartenenza ogni giorno”. “La storia parla e traccia percorsi per il futuro. Voi appartenete a una storia ecclesiale, impreziosita da grandi figure del laicato cattolico italiano.

Foto: Avvenire

Ultima modifica: Gio 19 Dic 2019

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