Intercettazioni, le novità nel decreto del governo

Le novità per i giornalisti che ‘raccontano’ le intercettazioni sono molte. Le determina il decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri.

Intanto il controllo sulle intercettazioni non rilevanti sarà ad opera del pm e non più della polizia giudiziaria.

Gli avvocati difensori potranno poi esaminare per via telematica il materiale: "I difensori per via telematica hanno facoltà di esaminare gli atti e ascoltare le registrazioni ovvero di prendere cognizione dei flussi di comunicazioni informatiche o telematiche".

Decade l'incriminazione per violazione di segreto per i giornalisti che pubblicano gli ascolti.

In ogni caso per le indagini in corso valgono le regole in vigore, le nuove si applicheranno a tutte le iscrizioni di notizia di reato posteriori al 29 febbraio 2020.

Le intercettazioni saranno depositate solo per via telematica e l'archivio digitale telematico sarà "tenuto sotto la direzione e la sorveglianza del Procuratore della Repubblica". “Sarà gestito con modalità tali da assicurare la segretezza della documentazione relativa alle intercettazioni non necessarie per il procedimento, ed a quelle irrilevanti o di cui è vietata l’utilizzazione ovvero riguardanti categorie particolari di dati personali".

Ultima modifica: Lun 23 Dic 2019