Un cantiere per 'editoria 5.0'. Le promesse del governo

Andrea Martella, sottosegretario all’editoria, conferma che in questi giorni partirà il “cantiere editoria 5.0”.

Di fronte alla crisi strutturale del settore, commenta, non bastano misure immediate, che pure sono urgenti ma occorre individuare “un nuovo paradigma d’intervento, che orienti stabilmente ed efficacemente le politiche di sostegno per i prossimi anni”.

Così, commenta al Sole 24 Ore, con la legge di bilancio sono stati introdotti già dei provvedimenti utili (come lo stop alla riduzione dei fondi per l’editoria, il contributo di venti milioni per la diffusione dei quotidiani a scuola, l’estensione del bonus per i 18 anni anche per l’acquisto dei giornali), e nei prossimi mesi ci sarà “un organico intervento legislativo di riforma di tutti gli strumenti, diretti e indiretti, di pubblico sostegno all’editoria, che abbiamo chiamato ‘Editoria 5.0′”.

Martella aggiunge di voler definire un nuovo quadro di regole, “idoneo a contrastare abusi e sfruttamento, per i professionisti dell’informazione”.

“Una riforma è ormai indispensabile. L’intervento pubblico a sostegno dell’editoria e del sistema dell’informazione è non solo giustificato, ma addirittura “imposto” al legislatore per il rispetto del pluralismo (...) Saremo chiamati anche a definire le regole per l’affidamento dei servizi di informazione primaria alle agenzie di stampa, in vista delle scadenze del 2020, e a dare al settore una nuova cornice di regole compatibile con la disciplina europea. E le sfide che affronteremo riguardano anche il rapporto con il web, con gli over the top, con gli algoritmi: tutti temi che si intersecano con il recepimento della nuova direttiva comunitaria sul copyright”, conclude.

Ultima modifica: Gio 2 Gen 2020