Il pregio del festival di Sanremo. Poi tocca alla politica

Il pregio di Sanremo è quello di unire l’Italia e gli italiani, almeno per qualche giorno. Ed è apprezzabile il tentativo di ‘immettere’ nel festival alcuni temi di attualità. Uno in particolare riguarda la nostra professione, come ha sottolineato il presidente dell’Ordine dei giornalisti Carlo Verna.

Ed è quello delle minacce ai giornalisti e più in generale della libertà di stampa, portato sul palco dell’Ariston da una giornalista, Emma d’Aquino del Tg1.

“E’ il segno di una sensibilità che sta crescendo di pari passo con l’incremento in Italia delle minacce, delle aggressioni contro i cronisti, ultime quelle contro Repubblica, gravi e inaccettabili come quelle contro tutte le testate giornalistiche, grandi o piccole che siano. Stesso discorso vale per le azioni giudiziarie temerarie. Una spada di Damocle che serve ed intimidire e frenare il lavoro di chi vuole raccontare la verità sostanziale dei fatti. Bene dunque la sensibilizzazione, anche attraverso la grande audience di RaiUno con Sanremo”, scrive Verna.

Poi rilancia la questione politica e istituzionale: “Al Parlamento chiediamo fatti concreti: l’approvazione della legge promossa da Primo Di Nicola per contrastare le azioni legali pretestuose e un confronto ampio sulla riforma della diffamazione. Al governo chiediamo di proseguire sulla strada della tutela dei cronisti minacciati, ringraziando il Ministro degli Interni Luciana Lamorgese e tutte le forze dell’ordine per quanto già stanno facendo”.

A questo link della Rai tutto il monologo di Emma d’Aquino

Ultima modifica: Gio 6 Feb 2020