Editoria in ulteriore crisi per il Coronavirus. Appello degli editori

Se l’economia sta pagando un duro prezzo all’emergenza del Coronavirus, anche l’editoria sta subendo i primi contraccolpi negativi.

“Alle evidenti difficoltà nelle aree maggiormente colpite – dice il prsidente della Fieg (Federazione Italiana Editori Giornali) Andrea Riffeser Monti – si aggiunge il marcato calo degli investimenti pubblicitari per la cancellazione degli eventi (fiere, incontri, mostre) catalizzatori di significativi volumi di pubblicità. Il tutto in un quadro di persistente e strutturale crisi delle vendite di copie e di pubblicità”.

Eppure per lui anche questa situazione dimostra come l’informazione di quotidiani e periodici costituisca “uno strumento fondamentale per la conoscenza delle regole sul contenimento e il contrasto alla diffusione del Coronavirus”.

Di qui parle l’appello a tutte le istituzioni per un sostegno all’informazione di qualità, alle edicole, alla distribuzione.

Per Riffeser gli interventi dovrebbero indirizzarsi: s”ulla pubblicità, con il credito di imposta sul totale degli investimenti effettuati sui giornali; sui costi delle materie prime, con un credito d’imposta sugli acquisti della carta; sulla rete di distribuzione con un sostegno, anche finanziario, alle edicole e ai distributori per garantire l’accesso dei cittadini all’informazione e favorire la consegna dei giornali a domicilio”.
Potrebbe essere utile anche un piano straordinario di consegna dei giornali a domicilio “per consentire a tutti i cittadini la possibilità di continuare a leggere e ad informarsi anche in questa situazione di difficoltà”.

Ultima modifica: Ven 6 Mar 2020

UCSI - PI 01949761009 - CF 08056910584 - Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 224 del 29/09/2014 - Tutti i diritti riservati