Credito d'imposta anche per i giornali diocesani

Al Sir il sottosegretario all’editoria Martella spiega che i giornali diocesani possono già contare sul credito d’imposta previsto dal decreto ‘Cura Italia’.

Li definisce “presidio in questo tempo contro le fake news, perché in questa situazione di emergenza gli organi di informazione cattolica, che hanno sempre avuto una particolare sensibilità per le fragilità, stanno avendo un ruolo molto importante e penso che lo avranno anche quando l’emergenza sarà finita. Dietro ai numeri, ci sono vite, sofferenze e affetti. Quindi, si evidenzia la necessità di un linguaggio di attenzione e di prossimità”.

Per Martella serve un riconoscimento dei settimanali cattolici come “punto di riferimento per i lettori e le comunità a cui si rivolgono”. Per lui devono essere sostenuti “per il lavoro di prossimità che svolgono e perché rappresentano una voce che arricchisce il pluralismo”. Insomma, per Martella, “oltre ad aver salvaguardato per queste testate la contribuzione diretta e le agevolazioni postali, nel decreto Cura Italia abbiamo previsto la possibilità per le aziende che fanno pubblicità anche sui settimanali cattolici di beneficiare di un credito d’imposta del 30 per cento”.

Ultima modifica: Gio 26 Mar 2020