L'Ordine dei giornalisti contro il titolo di Libero

L’Ordine dei giornalisti prende posizione sul titolo di Libero del 6 maggio. Il presidente del Consiglio nazionale Carlo Verna scrive una dura nota:

Non si può dare il senso di un giornalismo rispettoso dei valori costituzionali a chi non ce l’ha. E’ proprio come il manzoniano coraggio di don Abbondio. Con Libero siamo oggi all’ennesimo titolo (In Italia trentamila morti rimpiazzati con 600 mila migranti n.d.r.) che colpisce duramente animi e coscienze e all’ennesima segnalazione al Consiglio di disciplina della Lombardia appena sottoscritta, come da prassi, dal segretario del Cnog Guido D’Ubaldo.

Siamo, infatti, un ente pubblico che ha percorsi, procedure e separazioni di funzioni che non consentono interventi dirompenti come qualcuno sollecita. Ma l’Ordine dei Giornalisti ha anche una struttura associativa che è sgomenta di fronte a queste reiterazioni di comportamenti inaccettabili. Allora nel render noto che nei giorni scorsi è stato già dato mandato all’ avv. Caterina Malavenda con studio a Milano di tutelare la comunità dei giornalisti dopo le affermazioni anti meridionaliste del direttore editoriale di Libero Vittorio Feltri, anticipo che proporrò all’Esecutivo dell’Ordine l’estensione dell’incarico in relazione ai contenuti odierni e alla responsabilità di chi è registrato come Direttore in Tribunale.

Ultima modifica: Mer 6 Mag 2020

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