Attacco di Socci al Papa, per l'Ordine della Toscana è 'insulto'

Il consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Toscana ha presentato un espostoal Consiglio di disciplina contro il giornalista Antonio Socci per il suo post dei giorni scorsi contro il Papa.

Nel messaggio, riferito alla prosecuzione del blocco delle messe, “insultava Papa Bergoglio usando termini di inaudita violenza”, si legge nella nota diffusa dall’Ordine. Socci, che dirige la scuola di giornalismo di Perugia, giustifica le proprie parole appellandosi al “diritto di espressione”.

Per l’Ordine il diritto di espressione non ha niente a che vedere con il diritto all’insulto. “Ci chiediamo – prosegue la nota - come oggi si possa dirigere una scuola di giornalismo senza capire come il profilo personale e quello professionale siano inscindibili”.

Le parole di Socci violano la deontologia, l’etica del giornalismo e la legge istitutiva dell’Ordine”.

Nell’esposto l’Ordine chiede di valutare con la massima attenzione le parole di Socci, anche il relazione al suo ruolo di “educatore” dei futuri giornalisti.

Il Consiglio di Odg Toscana “chiede anche alla Rai, che in passato ha sanzionato con severità altre esternazioni inopportune di propri dipendenti, se e quali misure intenda adottare e di renderle pubbliche, come avvenuto in precedenti occasioni”.

Ultima modifica: Ven 8 Mag 2020