Indagini sul giornalista minacciato, avrebbe simulato tutto?

Il sindacato dei giornalisti ora potrebbe costituirsi parte civile se davvero il giornalista campano Mario De Michele avesse solo finto di aver subito due attentati, a novembre e marzo scorsi.

E chiaramente, secondo l Federazione della Stampa e il sindacato campano, gli andrebbe immediatamente tolta la scorta. Non solo: ci sarebbe la richiesta di sanzione dell’Ordine dei giornalisti per “aver preso in giro chi rischia davvero, soprattutto in un territorio ad alta densità criminale come quello di Caserta, dove, per le minacce dei Casalesi, ci sono ben 4 cronisti sotto scorta”.

“De Michele – si legge in una nota congiunta del sindacato regionale e nazionale – è indagato dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli per calunnia e per detenzione di armi da fuoco perché, in concorso con un ex consigliere comunale di Orta di Atella, avrebbe simulato i due attentati subiti il 14 novembre e il 5 maggio scorsi. Fin dal primo momento avevamo chiesto alle autorità competenti di indagare in ogni direzione per appurare la verità sugli attentati, nella consapevolezza che solo un'inchiesta scrupolosa avrebbe potuto chiarire se c'era effettivamente la necessità di una tutela da parte dello Stato. E chiederemo oggi stesso all'Osservatorio sui cronisti minacciati presso il ministero dell'Interno le loro valutazioni sul caso di De Michele e di segnalarci qualsiasi eventuale caso di simulazione o di procurato allarme”.

Ultima modifica: Lun 18 Mag 2020