Aumentano le minacce ai giornalisti, anche attraverso i 'commenti' sul web

Ci sono stati ben 83 episodi verificati di minacce ai giornalisti nei primi cinque mesi del 2020, la metà dei quali via web e social.

L’aumento è notevole, soprattutto negli ambiti "socio-politici" (37). Le denunce superano quelle dovute alla criminalità organizzata (10) e ad altri fattori (36).

In Italia ci sono 20 giornalisti sotto scorta e tre sono particolarmente vigilati.

Tutti questi dati sono emersi nell'ultima riunione del Centro di coordinamento sugli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti istituito presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Vi partecipano, insieme con i vertici del Viminale e delle forze dell'Ordine, la Federazione nazionale della Stampa italiana e il Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti.

Lazio, Lombardia, Campania, Calabria e Sicilia sono le regioni più a rischio. In molti casi si tratta di episodi ‘seriali’, che si ripetono allo stesso modo contro gli stessi giornalisti.

È Facebook il social network più utilizzato: 37 dei 46 episodi presi in esame tra il gennaio 2019 e il maggio 2020 sono stati registrati lì. Poi c’è Twitter e in qualche caso le intimidazioni passano come ‘commenti’ nelle pagine dei siti web dei giornali.

Ultima modifica: Ven 19 Giu 2020