Pubblicità giù del 17%, le stime di Upa

Gli investimenti pubblicitari quest’anno si ridurranno del 17%. E’ la stima dell’Upa, l’associazione che riunisce i più importanti investitori pubblicitari in Italia.

La previsione “riguarda soprattutto il settore del largo consumo (alimentari, bevande, cura della casa, cura della persona), mentre per i beni durevoli (ad eccezione dell’auto) e i servizi (ad eccezione dell’industria alberghiera) le previsioni potrebbero essere migliori di circa un punto”.

A rinunciare alla pubblicità saranno soprattutto “i grandi investitori (che investono oltre 80 milioni l’anno) e i piccoli (che investono fino a 5 milioni l’anno), mentre i medi e medio grandi (40-80 milioni l’anno) ridurranno i loro investimenti in comunicazione in misura inferiore”.

A incidere, dice il presidente dell’Upa Sassoli de Bianchi, sono gli effetti dell’emergenza sanitaria che hanno influito “pesantemente nei due mesi del lockdown, mentre già da maggio assistiamo a una progressiva ripresa che dovrebbe portare a una chiusura d’anno tutto sommato meno negativa delle attese.”

Ultima modifica: Sab 4 Lug 2020